Nel 2020 il numero di individui poveri in Italia ha toccato i massimi storici. Ancora
oggi, le cifre faticano a tornare ai livelli pre-pandemia. I primi effetti positivi della
ripresa economica post pandemica non sono distribuiti in modo omogeneo tra
la popolazione, ma anzi continuano i processi di concentrazione della icchezza,
mentre perdono terreno le fasce più fragili. Lo dimostrano i dati del Rapporto 2022
su povertà ed esclusione sociale pubblicato nell’ottobre scorso dalla Caritas. Le
persone assistite nel 2021 sono aumentate del 7,6%. Il dato più significativo è la
crescita della percentuale di persone in carico da 1-2 anni, dal 17,7% al 22,1%. Chi ha
sperimentato gli effetti socio-economici della crisi pandemica fatica ad uscire dalla
propria condizione di bisogno e rischia divederla cristallizzata nel lungo periodo. Altri
report di ricerca concordano con questo quadro, e mettono in luce unna situazione
gravissima. Secondo il rapporto Eurostat nel 2021 in Italia le persone a rischio di
povertà, ovvero quelle con un reddito inferiore al 60% di quello medio disponibile,
erano 11,84 milioni con una percentuale del 20,1% della popolazione, con una
crescita dal 20% rispetto al 2020. Se si guarda anche all’esclusione sociale, ovvero
non solo alle famiglie con un reddito inferiore al 60% di quello medio, ma anche
a quelle che hanno difficoltà ad avere beni e servizi, come, ad esempio, una casa
adeguatamente riscaldata e un pasto proteico ogni due giorni, le persone in difficoltà
superano i 14,83 milioni pari al 25,2% della popolazione. Sono evidentemente dati
allarmanti, cui andrebbero sommati tutta una serie di altri dati provenienti da altri
settori: cresce infatti la povertà culturale e formativa, cresce la difficoltà a ottenere
prestazioni sanitarie tempestive ed efficaci, cresce il lavoro precario e sottopagato,
cresce una gigantesca questione della casa con picchi mai raggiunti in precedenza di sfratti e di pignoramenti.
Non si tratta unicamente dei velenosi effetti della pandemia e delle conseguenze della guerra. La composizione socio-demografica delle persone in stato di povertà in Italia si è andata modificando a partire dalla crisi finanziaria del 2008. Per oltre un decennio le ricadute peggiori della crisi sono state subite dai giovani e dalle famiglie straniere, mentre gli anziani erano, e restano, la fascia più protetta. La situazione nel complesso oggi rimane immutata, con un aumento della marginalità sociale delle categorie
più a rischio.

Dividendo la popolazione italiana per età, la
categoria con la minore incidenza di povertà assoluta è
quella degli over-65. Solo il 5,3% delle persone in questa
fascia è in condizione di povertà assoluta.
Procedendo verso le fasce più giovani, le percentuali
aumentano. Per chi ha tra i 35 e i 64 anni, l’incidenza di
povertà assoluta è al 9,1%. Tra i 18 e i 34, si sale all’11,1%,
più di una persona su 10. Il dato più alto infine è per i
minori: il 14,2% delle persone con meno di 18 anni vive in
assoluta povertà.
Una simile situazione pone una sfida inedita a studiosi,
ricercatori e operatori sociali, che è anche una sfida
conoscitiva: occorre comprendere meglio i processi in
corso per dare un senso a interventi altrimenti destinati a
rimanere isolati e non coordinati nei vari ambiti di azione.
E occorre leggere quanto avviene sullo sfondo delle
trasformazioni del Welfare e dei tagli ai servizi pubblici.
Per questo motivo la commissione scientifica dello
AFET-Aquilone propone per il prossimo autunno una
serie di seminari che abbiano come oggetto appunto la
questione della povertà. Si è pensato a cinque seminari,
il primo dedicato a un quadro generale della questione,
il secondo a un approfondimento degli aspetti della
povertà sanitaria, il terzo sulle povertà abitative, il quarto
sul lavoro, il quinto sulla scuola e sul sistema formativo.
Relatore per ogni seminario sarà un esperto a livello
nazionale che farà il punto della situazione nei rispettivi
ambiti.

Giovedì 19 ottobre – ore 17,00/19,00
Introduzione alle tematiche delle povertà
“Crisi sociale, crisi ambientale e povertà in Italia. Aspetti congiunturali e
di lungo periodo.”
Relatrice: ENRICA MORLICCHIO – Sociologia Economica – Università di
Napoli.
Giovedì 9 novembre – ore 17,00/19,00
Povertà abitativa
“Italia senza casa.”
Relatrice: SARAH GAINSFORTH – Ricercatrice, saggista indipendente e
scrittrice freelance.
Venerdì 24 novembre – ore 17,00/19,00
Lavoro povero
“Il lavoro povero in Italia: caratteristiche, ingiustizie e politiche di
contrasto”.
Relatrice: ELENA GRANAGLIA – Scienza delle Finanze – Università di Roma 3.
Mercoledì 29 novembre – ore 17,00/19,00
Povertà in sanità
“Disuguaglianze inique di salute”
Relatrice: ANGELA TESTI – Economia Sanitaria – Università di Genova.
Giovedì 7 dicembre – ore 17,00/19,00
Povertà educativa
Presentazione del libro di O. Giancola e L. Salmieri, “La povertà
educativa in Italia. Dati, analisi, politiche” con l’autore ORAZIO GIANCOLA

  • Sociologia dei Sistemi educativi – Università di Roma “La Sapienza”.
    Segue dibattito con i membri della commissione scientifica di AFET
    AQUILONE APS.
    SEDE DEGLI INCONTRI:
    Via Galata 39/9 piano 4°- Genova

La Commissione scientifica:
AGOSTINO PETRILLO
Professore Associato – Sociologia dell’ambiente e del territorio –
Politecnico di MILANO, ha diretto diversi Master Internazionali ed è
autore di numerose pubblicazioni; presiede la Commissione Scientifica
di Afet Aquilone APS.
LUCA BORZANI
Storico e giornalista, già Direttore del Centro Ligure di Storia Sociale e
Presidente della Fondazione Cultura Palazzo Ducale di Genova. Direttore
della rivista “la Città”, è autore di numerose pubblicazioni.
ALESSANDRO CAVALLI
Socio della Accademia Nazionale dei Lincei; già Professore Ordinario di
Sociologia all’Università di Pavia; è autore di numerose pubblicazioni.
LUIGI FERRANNINI
Psichiatra, già Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze
ASL 3 genovese; Professore a contratto di Psichiatria – Università di
Genova, è autore di numerose pubblicazioni.
PAOLO GIOVANNINI
Già Professore Ordinario di Sociologia, Facoltà di Scienze Politiche
“Cesare Alfieri”, Università di Firenze, è autore di numerose pubblicazioni.
FRANCESCO INDIVERI
Già Professore Ordinario di Immunologia e Direttore del DI.M.I. Università
di Genova; Direttore Sanitario dell’Ambulatorio Croce Bianca 24r di Afet
Aquilone APS; autore di numerose pubblicazioni.
ANDREA PIRNI
Professore Ordinario di Sociologia dei fenomeni politici DiSPI e Presiede
il Centro strategico di Ateneo in Sicurezza, Rischio e Vulnerabilità
-Università di Genova – è autore di numerose pubblicazioni.
LUISA STAGI
Professoressa Associata di Sociologia e Sociologia dell’infanzia
DISFOR – Università di Genova, ha coordinato molte ricerche seguendo
l’impostazione metodologica, soprattutto utilizzando tecniche
qualitative (ricerche etnografiche, interviste in profondità e focus group)

è autrice di numerose pubblicazioni