Arrivati anche quest’anno al periodo tradizionalmente dedicato al riposo, con questo Numero Speciale di “Notizie in Rete” – che sostituisce le “uscite” quindicinali del mese di agosto – vogliamo offrirvi suggerimenti per letture stimolanti… per divagare e non solo …
“Notizie in Rete” torna a settembre.
Buona lettura!
L’educatore scolastico. Una figura strategica per cambiare la scuola
Di Francesco Cappa (FrancoAngeli) Il volume prende le mosse dalle esperienze vive e dalle pratiche professionali di educatori e pedagogisti, per mostrare, in un confronto serrato con la concretezza dei contesti educativi e scolastici, la funzione strategica di una figura che sempre più oggi illumina le potenzialità dell’esperienza educativa, tese all’autonomia e all’inclusione degli studenti, alla valorizzazione dell’insegnamento e allo sviluppo di tutta la comunità educante che anima la vita nella scuola e fuori di essa.
Il mestiere della pedagogia
Fare la Scuola, fare scuola. Democrazia e Pedagogia
Di Philippe Meirieu (FrancoAngeli) La Scuola tende oggi a presentarsi sempre più come un semplice servizio consegnato agli interessi individuali. Essa corre così il rischio di perdere la sua legittimazione collettiva. Philippe Meirieu parte da questa semplice constatazione per proporre una vera e propria rinascita della Scuola che faccia di essa un’Istituzione capace di contribuire alla costruzione di un’autentica democrazia. L’autore non si limita però ad enunciare le finalità della Scuola. Fondandosi sulla sua pluriennale esperienza di insegnamento e di formazione, ha scritto un vero e proprio manuale di pedagogia praticata, in cui si analizzano i principi fondatori dell’istituzione Scuola (parte prima), le tensioni costitutive della professione di insegnante (parte seconda) e gli strumenti pedagogici per la pratica didattica in classe (parte terza).
Educare nei mutamenti
Di Maria Luisa Iavarone (FrancoAngeli) Partendo dal consolidato approccio della pedagogia civile e del benessere, il volume vuole delineare modelli educativi innovativi utili a governare i cambiamenti del tempo presente, così gravidi di fragilità ma anche di opportunità. Il testo si offre a insegnanti, educatori, pedagogisti, psicologi, professionisti di ambito socioeducativo e culturale, operanti in contesti formali, non formali e informali e della Media Education, quale strumentario utile a disegnare una “mappa di navigazione” per abitare i mutamenti attraversandoli con capacità critica, senso civico ed ermeneutica dell’esperienza.
Il danno scolastico. La scuola progressista come macchina della disuguaglianza
Di Paola Mastrocola, Luca Ricolfi (La Nave di Teseo) Paola Mastrocola e Luca Ricolfi per la prima volta insieme in un libro per denunciare a due voci il paradossale e tragico abbaglio della scuola democratica, che, nata per salvare i più deboli, oggi di fatto ne annega le speranze. Due voci, di cui una lancia un’ipotesi e l’altra la raccoglie, provandola con la forza dei dati, testandola con modelli matematici e arrivando alla conferma. Sì, è così: una scuola facile e di bassa qualità allarga il solco fra ceti alti e ceti bassi. Un disastro, di cui rendere conto e chiedere scusa, ai ragazzi e alle loro famiglie. Questo libro è un j’accuse, spietato e dolente, e al tempo stesso un atto d’amore verso il mondo della scuola e dell’università, i docenti, gli studenti. È un grido d’allarme che i due autori hanno lanciato più volte nei loro libri, in questi anni. Un grido sempre andato perso, ma doveroso, e ora più che mai disperato. Perché non c’è più tempo. Ma anche perché proprio questo tempo sospeso e minaccioso, in cui ci troviamo ora a navigare, è forse il più adatto per scardinare vecchi schemi ideologici e provare a cambiare tutto.
In un mare di dati. Quali dati per le politiche, quali politiche per i dati
Di Giovanni Azzone e Francesco Caio (Mondadori-Università) La “digitalizzazione” ha creato una nuova ondata di dati, che “seguono” ogni individuo, consentono di comprenderne in tempo reale esigenze e comportamenti, e trasformano in profondità il mondo che conosciamo. Questo “mare di dati” ha impatti dirompenti sull’economia e sull’occupazione e, più in generale, sulla qualità della vita di tutti noi, aprendo nuove opportunità ma generando anche nuove preoccupazioni. Il volume vuole raccontare, a un pubblico vasto e attraverso esempi concreti, le sfide che questa trasformazione pone all’Italia, i rischi che possono nascere dalla incapacità di affrontarle in modo tempestivo e, al contrario, i benefici che una gestione “positiva” della digitalizzazione potrebbe generare, conciliando le crescenti richieste di servizi per i cittadini con la limitata disponibilità di risorse pubbliche e creando l’occasione per un vero rilancio del nostro Paese.
Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale
Di Byung-chul Han (Giulio Einaudi Editore) Una massa di informazioni ci investe ogni giorno. Come ogni inondazione, anche questa agisce sulle nostre esistenze, spazza via confini, rimodella geografie. Ormai sono i dati e non più le cose concrete a influenzare le nostre vite. Le non-cose stanno prendendo il sopravvento sul reale, sui fatti e la biologia. E così la realtà ci appare sempre più sfuggente e confusa, piena di stimoli che non vanno oltre la superfice. Con la sua consueta lucidità e veemenza, Byung-chul Han, critico severo ma acuto della contemporaneità, ci offre una peculiare e sferzante riflessione sulla comunicazione, la Rete e il futuro che stiamo costruendo.
Progettare il disordine. Idee per la Città del XXI secolo
Di Pablo Sendra e Richard Sennet (Treccani) Urbanisti, privatizzazioni e sistemi di sorveglianza stanno assediando gli spazi pubblici urbani. Le nostre strade stanno diventando sempre più simili tra loro mentre la vita, il carattere e la diversità vengono espulsi dalle città. Che fare? È possibile concepire la sfera pubblica come uno spazio flessibile che si adatta ai tempi? Cinquant’anni fa Richard Sennett scrisse la sua opera rivoluzionaria, “Usi del disordine”, in cui sosteneva che l’ideale di una città pianificata e ordinata fosse imperfetto, producendo un ambiente urbano fragile e restrittivo. Oggi torna sulla stessa idea e, insieme all’attivista e architetto Pablo Sendra, immagina il design e l’etica della “città aperta”, alternativa: una proposta provocatoria per una riorganizzazione del modo in cui pensiamo e progettiamo la vita nei contesti urbani. Quelle che gli autori chiamano “infrastrutture per il disordine” combinano architettura, politica, urbanistica e attivismo al fine di creare luoghi che alimentano piuttosto che soffocare, uniscono piuttosto che dividere, sono disposti al cambiamento piuttosto che bloccati nell’immobilismo.

Abitare la prossimità. Idee per la città dei 15 minuti

Di Ezio Manzini (Egea) Manzini descrive una città in cui il valore della prossimità è evidente sia nella sua dimensione funzionale sia in quella relazionale. Una città che è vivibile perché la prossimità che vi si trova è ampiamente diversificata, in quanto tutto ciò che si può volere – e si può volere fare – è vicino. Molte città nel mondo, tra cui Parigi, Barcellona, Milano, hanno preso degli impegni e stanno facendo dei passi in questa direzione. Così facendo ci mostrano delle anticipazioni concrete di ciò che questa città delle prossimità potrebbe essere: una città in cui innovazione sociale, beni comuni, comunità locali, cura e lavoro di cura diventano parole chiave di una progettualità che, grazie a infrastrutture coerenti (ivi comprese le piattaforme digitali il cui ruolo è oggi imprescindibile), accorcia le distanze, intrecciando costruzione e rigenerazione.
Ogni giorno 3. Ricordi di vite perdute sul lavoro
Di Giusi Fasano, Prefazione della Ministra Cartabia (Rizzoli) Nel 2021 i morti sul lavoro sono stati 1221. Ogni giorno 3. Una strage che non fa mai abbastanza rumore e che non conosce tregua. Erano 1221 uomini e donne morti per vivere, gente comune che a volte accettava paghe orarie indecenti pur di portare a casa qualcosa. Persone diverse l’una dall’altra ma accomunate, nel loro tragico finale, da ciò che stavano facendo: lavorare. Di queste vite spezzate, di queste piantine senza più linfa, Giusi Fasano racconta quel che sono state e quel che avrebbero voluto essere, la successione dei sogni infranti e l’umanità dolente delle loro famiglie. Le voci fuori campo – quelle reali – sono dei parenti e degli amici che hanno aperto i cassetti dei propri ricordi per ricostruire ognuna di queste 21 storie. Questo è un libro contro l’indifferenza sul tema dei morti sul lavoro. Contro il rischio che di 3 morti al giorno si finisca per non ricordarne nessuno mai. Un oltraggio che un Paese civile non può consentire.
Fabbrica-Comunità. Le nuove imprese tra profitto giusto e valore condiviso
Di Maurizio Zipponi (Feltrinelli)
Internazionalizzazione e digitalizzazione, la guerra nel cuore dell’Europa, contese commerciali e crisi sanitarie, obsolescenza delle competenze e apprendimento continuo: il lavoro cambia pelle e la fabbrica con esso. Che sia uno stabilimento industriale, un supermercato o un ufficio, la fabbrica nomina molto più di un luogo fisico: è una galassia produttiva fatta di persone e fitta di relazioni, un’organizzazione sociale in stretto dialogo con il territorio, un organismo economico in grado di generare valore condiviso. Non solo profitto, ma una Fabbrica-comunità capace di aprire spazi d’incontro e di inclusione.
Capitale Sociale e Covid-19 nell’Unione Europea
Di Marco Carradone (FrancoAngeli) Il volume vuole approfondire l’impatto che l’attuale pandemia ha avuto su una specifica dimensione del capitale sociale, la fiducia istituzionale, mostrando come questa sia stata particolarmente influenzata anche dal contesto sociale, dal momento che la diffusione del virus SARS-CoV-2 e le strategie di contenimento hanno assunto intensità e modalità diverse in ciascuno dei 27 paesi dell’Unione europea.
Bugie, Verità, Manipolazioni. Controstoria della pandemia

Di Ranieri Guerra (Piemme) Ranieri Guerra racconta la sua versione dei fatti: tutta la verità sul piano pandemico antinfluenzale e sul piano nazionale Covid, sulle bugie dei suoi accusatori, sulle disfunzioni della catena di comando, sulle ricostruzioni di comodo fatte dai politici per uso propagandistico, sugli errori di comunicazione da parte di ministri e capi di governo, sulle debolezze croniche del nostro sistema sanitario. Una lunga, accorata e spietata analisi su tutto ciò che è accaduto in questi anni e sui veri responsabili degli errori commessi.

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