AAF – ASSOCIAZIONE AIUTO FAMIGLIA odv

Chi siamo?

Siamo persone che, a loro volta, hanno passato e superato una crisi di coppia e sanno cosa significhi trovarsi in questa spinosa situazione.

Siamo sposati, fidanzati, conviventi, coppie, genitori, figli, separate e separati, vedove e vedovi.

Siamo oltre 300 psicologi presenti in ogni provincia italiana.

Alcuni volontari: Tommy, Marcello, Aldo, Renzo, Francesca, Patrizia, Ilde e Alessandra

La nostra storia

Abbiamo iniziato la nostra attività il 7 luglio del 2003, quando abbiamo costituito su internet un sito spartano che offriva un aiuto fraterno e disinteressato a chiunque stesse attraversando un momento di difficoltà relazionale in famiglia. Per rendere il nostro aiuto più organizzato, ci siamo costituiti come Onlus il 12 ottobre 2005. Ci siamo trasformati in organizzazione di volontariato nel 2019 a seguito della Riforma del Terzo Settore.

La nostra Mission

Aiuto alla persona, alla coppia e alla famiglia attraverso la condivisione di esperienze di vita familiare.

Crisi di coppia: come prevenirla o affrontarla

Prevenire o affrontare una crisi di coppia si può, ma non risulta facile; perciò, potrà essere utile seguire alcune nostre indicazioni.

Crisi di coppia

Crisi di coppia, di cosa si tratta

La crisi di coppia è un concatenarsi di stati d’animo e comportamenti dei due partner che portano gradualmente alla totale incapacità di ottenere insieme l’armonia nella relazione.

Crisi di coppia è in sintesi tutto quello che ci fa stare male con il nostro partner, che sia compagna/o, fidanzata/o o coniuge.


Non ci si deve vergognare nel riconoscere e dichiararsi di essere in crisi, anzi può essere una buona occasione per interrogarsi sulla propria relazione e per migliorare se stessi.


Ascoltando i piccoli e grandi campanelli nella quotidianità di coppia come:

– non avere più una comunicazione serena,

– l’abitudine che ha preso il sopravvento, ovvero date per scontato l’esistenza della coppia e non vi sorprendete più anche con piccole cose,

– la visione del futuro che non coincide più a quello che inizialmente era il progetto di cammino insieme,


capirete che state attraversando una crisi di coppia. Se la volontà di entrambi è quella di mettere in sesto la situazione avrete sicuramente, mettendoci impegno e possibilmente con un buon sostegno, la possibilità di superarla.

Sperare che col tempo la crisi di coppia passi senza alcun intervento può accrescere le distanze tanto da diventare incolmabili.

Proteggere l’entità terza

Pensiamo alla coppia come una terza entità, non un tu, un io ma un noi; quindi come un nuovo essere, frutto della volontà, della collaborazione e dell’impegno di entrambi, che va aiutato a crescere, a svilupparsi, a migliorare e che va protetto.
Con questa visione della coppia è molto più semplice evitare di dare e darsi colpe e cercare insieme di procedere creando un futuro sereno per il bene di questa terza realtà.
Si sceglie insieme di gestire l’entità coppia proteggendola da interferenze esterne e mettendola in prima posizione nei pensieri comuni.

Tenere alla debita distanza i suoceri invadenti

I suoceri che interferiscono nella vita di coppia possono creare non poche tensioni. È vero che si è genitori per sempre ma questo principio rischia di trasformare il naturale senso di protezione in vera e propria invadenza, situazione che peggiora con l’arrivo dei nipoti quando i nonni tendono ad intromettersi nella loro educazione. In questo caso, deve essere chiaro che la linea educativa da seguire è quella decisa da mamma e papà.  
Per ammortizzare l’invadenza dei suoceri è utile seguire alcune linee guida: delimitare lo spazio di coppia dove nessuno può entrare; definire con chiarezza e nel rispetto reciproco, i rispettivi ruoli; essere indipendenti, perché approfittare dell’aiuto dei nonni delegando la maggior parte dei compiti quotidiani, aumenta l’intromissione; chiedere un aiuto, se necessario, è lecito ma va gestito bene.

Ascoltare attivamente

Ascoltare attivamente, entrando in piena sintonia con quanto sta dicendo l’altro e cercando di capire profondamente quanto l’altro ci vuole trasmettere. Non andare dietro ai propri pensieri per rincorrere il proprio punto di vista o cercare le risposte da dare all’altro consigliando o affermando le proprie idee e convinzioni.

Essere accoglienti

Assumere un atteggiamento di accoglienza anche quando pensiamo che l’altro ci possa attaccare, favorendo l’incontro e non lo scontro. Solo provando a capire cosa l’altro pensa o prova possiamo sperare di creare una relazione, altrimenti si crea solo divisione.

Parlare con tono della voce basso

Adottare toni che favoriscano la comunicazione civile e non un clima di terrore, anche se si è in conflitto. Alzare la voce per imporre la propria idea o per convincere alza muri e non ponti per arrivare insieme a una soluzione fattiva.

Essere sinceri

Essere sinceri anche quando costa fatica mettere nelle mani dell’altro le proprie debolezze, fragilità, limiti. Capita spesso di pensare che poi l’altro possa usarle come arma contro di noi ma proviamo anche a pensare che potrebbero stimolare l’altro a metterci nelle mani le proprie.

Avere rispetto

Avere rispetto dell’altro, delle sue idee, delle sue convinzioni, delle sue scelte, delle sue emozioni anche quando non coincidono con le nostre, non le capiamo o non le condividiamo. Questo vale sia fra noi, che in famiglia, che con gli altri. Non è che denigrando l’altro, Illuminiamo di più noi stessi. Anzi, dietro il disprezzo verso l’altro spesso si nasconde un’incapacità di accettare le proprie fragilità o a gestire sentimenti negativi, come l’invidia. Inoltre sminuire l’altro è un fallimento per noi stessi che l’abbiamo scelto.

Avere fiducia

Avere fiducia nell’altro finché i fatti, e non le supposizioni, ci dimostrano che è mal riposta. Se lo mettiamo continuamente alla prova per avere la dimostrazione che non è come si presenta, vive male lui ma pure noi.

Superare la delusione

Superare la delusione di avere accanto una persona che col tempo si è rivelata diversa da come ce la saremmo aspettata. Capita spesso di idealizzare l’altro i primi tempi della frequentazione ma poi si cambia, le cose intorno a noi cambiano, ci si adagia in una routine, si insinua il disinteresse e diminuisce la capacità di sorprendersi. Ripercorrere insieme perché ci si è scelti e perché si stava così bene insieme aiuta a rinverdire la relazione.

Offrire opportunità di riscatto

Dare l’opportunità all’altro di riscattarsi quando ha sbagliato. Tutti siamo fallibili e abbiamo diritto ad una seconda chance. Se ci arrocchiamo nel nostro dolore, rabbia, rifiuto non ne usciamo. Aprire uno spiraglio quando ci sentiamo pronti permette almeno all’altro di comunicarci perché è caduto nell’errore e a noi di riflettere su eventuali nostre responsabilità.

Lasciare all’altro la libertà

Lasciare all’altro la libertà di fare le sue scelte per realizzarsi al meglio nella relazione con se stesso, di coppia, con l’esterno. Se lo si condiziona o ricatta perché sia o faccia quello che noi ci aspettiamo, difficilmente sarà una persona felice e non potrà farci felici.

Dividersi i compiti

Dividersi i compiti nel ménage familiare, riconoscendosi reciprocamente talenti e inclinazioni, può favorire la soddisfazione di entrambi e il risparmio di tempo. Aiuta anche a non entrare in conflitto nel tentativo di dimostrare di essere migliori dell’altro nello svolgere la stessa incombenza.

Avere dei progetti

Avere dei progetti di coppia stimola il confronto, l’attenzione verso l’altro, l’abitudine a ritrovarsi periodicamente per fare il punto della situazione, verificare se si sta sempre guardando insieme nella stessa direzione.

Coltivare le proprie passioni

Coltivare le proprie passioni (anche una sola) per prendersi uno spazio proprio in cui liberare la nostra creatività, energia, vitalità se ci sembrano troppo costrette da regole o doveri quotidiani. Può essere anche un’occasione per riflettere su noi stessi, incontrare persone e portare nuovi argomenti di conversazione nella coppia. L’importante è che l’altro ne sia informato e, possibilmente, sia d’accordo.

Creare momenti di leggerezza

Concedersi qualche momento di leggerezza in coppia, periodicamente, per evadere dagli impegni quotidiani. Programmare qualche attività da fare insieme stuzzica la fantasia, aumenta la complicità, abbassa lo stress, favorisce il dialogo e l’intesa fisica. Ricordare di festeggiare le date importanti della relazione.

Frequentare amici

Frequentare amici, coppie o gruppi con cui confrontarsi sui grandi temi della vita ma anche parlare delle gioie e difficoltà personali o di coppia. Non bisogna avere paura di mettere in piazza le proprie emozioni e i propri sentimenti. Attraverso il confronto ci si sente meno soli perché il proprio problema è comune a molti e si apre un ventaglio di possibili soluzioni grazie alle esperienze degli altri. A raccontare il proprio disagio solo a noi stessi ci si morde la coda.

Risolvere i problemi personali

Risolvere i problemi personali prima di intraprendere una relazione altrimenti l’altro può diventare ingiustamente il capro espiatorio della nostra rabbia per il perdurare del problema nella coppia. Lo stesso vale se abbiamo appena concluso una relazione: se non si sono analizzate le cause che ne hanno decretato la fine è facile che gli stessi problemi si ripresentino nella nuova relazione.

Allenarsi all’autostima

Allenarsi all’autostima e lavorare sulle fragilità, magari interrogandosi reciprocamente col partner. Spesso dubbi e incertezze sulla propria relazione originano da insicurezze, carenze o traumi personali legati all’infanzia o all’adolescenza. Si evitano così le manipolazioni o le influenza esterne e la dipendenza affettiva nella coppia.

Darsi delle regole

Darsi delle regole e fare scelte condivise nella coppia può prevenire la crisi. Si evitano così sorprese (ma io credevo, pensavo che lui/lei …), ma sarà anche più facile gestire eventi inaspettati indipendenti dalla propria volontà. È utile anche immaginarsi diversi scenari della propria vita di coppia o familiare e interrogarsi su possibili reazioni/soluzioni.

Mettere impegno e cura

Essere consapevoli che nella coppia dobbiamo mettere impegno e cura perché funzioni. Le distrazioni, le disattenzioni non sono ammesse. La prevedibilità è nemica della relazione. Non pensare di sapere cosa l’altro ha in testa. Meglio chiederglielo direttamente. Potremmo rimanere sorpresi. D’altronde non conosciamo bene neppure noi stessi.

Interrogarsi sull’essere coppia

Meglio affini o diversi? Siamo responsabili uno dell’altro o ognuno lo è per sé? Fino a che punto posso sacrificarmi per l’altro? Saprei vivere senza l’altro? Ci sentiamo realizzati nella coppia? Ci sappiamo confortare reciprocamente? Il nostro è un rapporto di sudditanza o di cooperazione? C’è qualcosa che ci fa vergognare dell’altro? Per cosa andiamo fieri dell’altro? Ci sentiamo sulla stessa lunghezza d’onda?

Coltivare l’intimità fisica

Coltivare l’intimità fisica che è lo specchio di quella emotiva anche se apparentemente l’armonia fra le due sembra così difficile da realizzare per le differenze biologiche tra uomo e donna. Sotto l’aspetto sessuale, che più tabù di quanto si possa pensare, trovare un accordo si può. Proviamo a cercare un’intesa applicando le stesse modalità del dialogo costruttivo: ascolto, accoglienza, sincerità, fiducia, libertà, rispetto, pacatezza, …

Imparare a riparare

Non c’è niente di meglio di questa indicazione per superare la crisi di coppia. In un mondo dove l’usa e getta è diventato il claim imperante, avete mai provato la gioia e la soddisfazione di riparare una cosa che si è rotta? Magari non ci si riesce o si rompe poco dopo, ma quanto è bello aver provato il tutto per tutto… e comunque per il tempo che le è dato ancora di esistere la curiamo gelosamente come se fosse tutta opera nostra!

Crisi di coppia: un valido affiancamento


Ci sono tante ragioni per cui può sopraggiungere una crisi di coppia; è basilare avere a fianco la giusta presenza, per essere compresi fino in fondo in questo delicato passaggio della vita affettiva. Questo è quello che fa la nostra Associazione da 20 anni: sostiene le persone che attraversano questo momento difficile o periodo conoscendo il problema nelle sue svariate declinazioni.

Chi sono i volontari dell’Associazione? Sono tutte persone che, a loro volta, hanno passato una crisi di coppia e sanno cosa significhi trovarsi in questa spinosa situazione. L’empatia è alla base di un ascolto sincero e profondo, ed è con questa predisposizione che sostengono le persone che in questo momento stanno attraversando una fase problematica.

I volontari non sono gli unici a far parte di questa rete di supporto. Infatti, l’Associazione si avvale anche di ben 300 psicologi, presenti su tutto il territorio italiano, che aiutano i volontari nell’affiancamento alle persone. Gli stessi psicologi possono intervenire direttamente quando la situazione lo richiede.

Crisi di Coppia: come sosteniamo la persona

Siamo persone che capiscono il difficile momento e conoscono la situazione da dentro. Ma intervenire a fianco di chi sta attraversando una crisi di coppia non significa solo aiutare in base alla propria esperienza. Ogni volontario, preparato grazie all’aiuto di uno psicologo, è in grado di sostenere la persona in molti modi, ma senza mai dare consigli: aiuta la coppia a trovare la propria soluzione per un cambiamento efficace e duraturo.

La crisi di coppia, infatti, si colora di diverse sfumature in base alla persona coinvolta. Non ci sono suggerimenti da dare; tutto parte piuttosto dalla comprensione profonda della situazione specifica. Il volontario aiuta la persona a verbalizzare la sofferenza che vive e questo è già un beneficio.

Una volta compresa la situazione, il compito del volontario è aiutare la persona ad una maggiore consapevolezza tramite domande che la aprono a nuove riflessioni e a nuovi scenari.

Il messaggio che vogliamo dare con il nostro aiuto è che il disagio si può superare quando si è sostenuti empaticamente. L’accoglienza gentile e discreta e l’ascolto profondo dei volontari segnano l’inizio di un viaggio che ha come meta la serenità personale e possibilmente di coppia.

Crisi di coppia: l’aiuto ideale anche via Skype o Zoom

In questi anni di attività non ci siamo mai fermati, e abbiamo anche accolto nuovi volontari, persone che in precedenza sono state accompagnate durante la loro difficoltà relazionale e che, vista la validità del servizio, hanno deciso di restare e contribuire all’aiuto di altre in difficoltà.

Nel tempo ci siamo adeguati anche alle esigenze degli utenti più lontani, ed è così che abbiamo iniziato a garantire ascolto e assistenza alle persone di tutta Italia. I volontari hanno esteso in rete le proprie competenze e si sono dimostrati efficaci anche online. Ecco perché, chiunque stia vivendo un momento critico, può contattarci da tutto il territorio nazionale.

Anche i nostri psicologi sono pronti a intervenire online durante la crisi di coppia che richiede la loro presenza. Sono presenti in tutte le provincie italiane ed il primo colloquio è gratuito.
 

Crisi di coppia: chiedere aiuto

I volontari, quando ascoltano la persona che attraversa delle difficoltà relazionali, mettono a disposizione tutta la propria esperienza, raccontando come hanno ritrovato il sorriso e come sono usciti da un ginepraio di problemi. Questa testimonianza apre lo sguardo alla persona che soffre e le permette di trovare nuove risorse e misure risolutive laddove credeva di essere in un vicolo cieco.

Il lavoro dei volontari e quello degli psicologi si combina in modo armonico in ogni situazione specifica. Le competenze messe in campo sono molto diverse fra loro: ecco perché si può parlare di un’alleanza terapeutica che si basa sull’incontro di due fattori fondamentali.

Da una parte, c’è l’esperienza di chi ha già vissuto una crisi di coppia. Dall’altra c’è tutta la competenza dello psicologo, a livello relazionale e sistemico. La commistione di queste due componenti fa dell’Associazione un vero e proprio punto di riferimento completo.

Chiedere aiuto è il primo passo per uscire dalla crisi di coppia. Per comunicare con l’Associazione basta compilare il modulo sotto. Il primo contatto serve a comprendere come poter aiutare la persona, che verrà affiancata dal volontario o dalla coppia di volontari più indicati a prenderla in carico. I volontari operano nel massimo rispetto della privacy e della discrezione.