27 , 28 maggio ore 20.30

Compagnia Contrasto Teatro Akropolis

Via Mario Boeddu 10, 16153 Genova

Evento a ingresso gratuito

per info e prenotazioni: 010 8499095

Il progetto Benvenuta Tempesta nasce dai laboratori teatrali della Compagnia Contrasto svolti all’interno
del Centro Diurno “I Castelli” afferente al Dipartimento di Salute Mentale del Distretto 9 della ASL 3.
Nella convinzione che il Teatro sia un dispositivo che per sua natura implica profondi processi trasformativi ed evolutivi, un gruppo di persone che le circostanze aleatorie della vita hanno fatto incontrare con ruoli diversi in un luogo di cura, ha dato vita al gioco antichissimo e modernissimo del teatro.
Stimoli vari (letture, film, fatti di cronaca) e associazioni mentali creative, hanno condotto i laboratori alla
messa a fuoco della Tempesta di Shakespeare o meglio, di uno degli aspetti della commedia che intercetta in maniera suggestiva temi attuali. Il rapporto tra lo spodestato Duca di Milano Prospero, potente dominatore di conoscenze e saperi occulti, e Calibano, nativo dell’isola dove arriva in esilio Prospero, evoca in modo mirabile le dinamiche di appropriazione ed espropriazione dell’essere umano ravvisabili in tutti i rapporti di dominazione, sia del passato che del presente: colonialismo, tratta degli schiavi, sfruttamento disumanizzante della forza lavoro, segregazione del malato mentale, carceri, fino ad arrivare ai contesti che riteniamo “normali” o “naturali” ma che tali non sono perché sempre essenzialmente culturali; Foucault, a questo proposito, indica per esempio il rapporto di superiorità del medico nei confronti del paziente oggettivizzato e reificato in un ruolo di passiva sottomissione, espropriato della propria esperienza e del proprio diritto sul corpo. Tutto ciò, al di là delle intenzioni di Shakespeare, risuona nella tempesta: Calibano viene addomesticato e poi allontanato e disprezzato, sfruttato per i lavori pesanti.
All’interno di questo registro gli attori della Compagnia Contrasto hanno lavorato su dinamiche relazionali e azioni teatrali, utilizzando non solo il testo di Shakespeare, ma anche lavori più recenti o attuali, come Un’altra tempesta del drammaturgo caraibico Aimé Césaire, Istantanee di Caliban della poetessa indiana Suniti Namjoshi, Il cielo non è un fondale di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. Nodi tematici e relazionali, poetici e conflittuali, vengono rappresentati utilizzando come registro privilegiato il corpo in azione degli attori, ma senza dimenticare, là dove necessario la potenza della parola.