Serie di tre webinar sul trattamento del Disturbo di Personalità connesso al Trauma Complesso
Il disturbo borderline di personalità è stato descritto da molti autori come la patologia dell’adulto più connessa al trauma complesso.
In assenza di un’etichetta diagnostica che comprenda le conseguenze di traumi precoci, gravi e interpersonali, in particolare traumi continui, a molti pazienti è stata diagnosticato il Disturbo Borderline di Personalità, senza che sia stata affrontata la connessione di questi modelli di personalità con la specifica storia traumatica.
Molti approcci che si concentrano su varie aree problematiche di questo disturbo, come la regolazione emotiva o problemi interpersonali, sono diventati sempre più rilevanti nel lavorare con il trauma.
Tuttavia, non è possibile comprendere le conseguenze di un trauma complesso sulla personalità borderline senza includere il concetto di dissociazione nell’equazione. I sintomi dissociativi sono inclusi in uno dei criteri diagnostici per il Disturbo Borderline di Personalità e sono presenti in una percentuale significativa di pazienti più ampia rispetto ad altre patologie.
Questo workshop fornirà una panoramica completa di questi tre aspetti per aiutare a pianificare gli interventi terapeutici in modo integrato.
Sulla base delle aree descritte nei moduli il trattamento del disturbo borderline richiede un approccio integrativo.
Partiremo dal modello EMDR, un approccio basato sul trauma in otto fasi. La persona deve capire come la sua storia traumatica e di attaccamento si connette con i suoi schemi di funzionamento e con i suoi problemi attuali.
Questa concettualizzazione del caso, che comprende sia l’area di attaccamento sia circostanze avverse e traumatiche, porterà a una pianificazione terapeutica specifica per ciascun paziente.
In questo lavoro personalizzato, la relazione terapeutica – generalmente complessa nei soggetti borderline -, la regolazione emotiva, i modelli di auto-cura e le relazioni interpersonali in generale, devono essere elaborate nella fase di preparazione.
Progressivamente, le memorie traumatiche più rilevanti verranno elaborate e rielaborate, lavorando sia sulle esperienze precoci, sia sulle situazioni difficili nel presente. È inoltre necessario tenere conto del lavoro futuro, ambito molto rilevante nelle persone che hanno subito un trauma complesso.
Webinar live
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Casi clinici
Programma
MODULO 1
Giorno 1: Comprensione del trauma complesso e delle sue relazioni con la patologia borderline
I disturbi borderline di personalità sono stati collegati a una storia di traumi complessi, precoci e interpersonali, nonché a schemi di attaccamento non sicuri con i caregiver primari. Nel comprendere l’approccio terapeutico con questi pazienti, è essenziale tenere conto del modo in cui il disturbo si sviluppa, di come deriva da queste circostanze avverse, dei sintomi che lo caratterizzano. Due elementi sono fondamentali come fattori di mediazione: la regolazione delle emozioni e i modelli di auto-cura. Entrambi gli elementi hanno una componente intrapsichica e relazionale.
Tutte queste aree sono combinate nel lavoro psicoeducazionale con questi pazienti, che va oltre le informazioni su ciò che sta accadendo loro, per diventare una riformulazione del problema che il paziente presenta. Da questo quadro più ampio, il lavoro sulla modifica dei modelli di regolazione emotiva e cura di sé assume un significato più intenso e ha una ripercussione maggiore.
Lun 23 Novembre 2020, 14:00 – 17:00
Giorno 2: Dissociazione nel disturbo borderline e sua influenza nel lavoro terapeutico
Dal punto di vista della dissociazione strutturale, la patologia borderline entrerebbe nello spettro post-traumatico, dal momento che si trova in questa dimensione al confine tra stress post-traumatico semplice e disturbi dissociativi. In effetti, la sintomatologia dissociativa fa parte dei criteri diagnostici per il Disturbo Borderline di Personalità ed è altamente prevalente in esso. Secondo alcuni studi, fino al 60% dei pazienti borderline presenterebbe sintomi dissociativi di ampiezza sufficiente da giustificare una diagnosi in comorbidità con il disturbo dissociativo.
Pertanto, non è possibile comprendere questi problemi senza una comprensione di ciò che rappresenta la dissociazione, una buona esplorazione psicopatologica di quest’area e un lavoro specifico orientato alla dissociazione nei casi in cui vi sia una maggiore frammentazione della personalità. In quest’ultimo caso, vedremo sintomi come marcati cambiamenti nello stato mentale, lacune amnesiche, fenomeni egodistonici o allucinazioni uditive.
Mar 24 Novembre 2020, 14:00 – 17:00
Giorno 3: Aree di lavoro nel BPD dal punto di vista del trauma e della dissociazione
Sulla base delle aree descritte nei moduli precedenti, il trattamento del disturbo borderline richiede un approccio integrativo.
Partiremo dal modello EMDR, un approccio basato sul trauma in otto fasi. La persona deve capire come la sua storia traumatica e di attaccamento si connette con i suoi schemi di funzionamento e con i suoi problemi attuali.
Questa concettualizzazione del caso, che comprende sia l’area di attaccamento sia circostanze avverse e traumatiche, porterà a una pianificazione terapeutica specifica per ciascun paziente.
In questo lavoro personalizzato, la relazione terapeutica – generalmente complessa nei soggetti borderline -, la regolazione emotiva, i modelli di auto-cura e le relazioni interpersonali in generale, devono essere elaborate nella fase di preparazione.
Progressivamente, le memorie traumatiche più rilevanti verranno elaborate e rielaborate, lavorando sia sulle esperienze precoci, sia sulle situazioni difficili nel presente. È inoltre necessario tenere conto del lavoro futuro, ambito molto rilevante nelle persone che hanno subito un trauma complesso.