Emozioni selvatiche: un programma per elefanti coraggiosi

Emozioni selvatiche

Un programma per elefanti coraggiosi

Una mente sviluppata porta a grande beneficio…la mente non sviluppata e non coltivata porta a grande sofferenza…la mente sviluppata e coltivata porta a grande felicità. Bhikkhu Bodhi

Ci sono emozioni che rendono le nostre giornate difficili. Abbiamo provato a controllarle, a reprimerle, a negarle ma la loro presenza è inevitabile e vitale. Adesso possiamo scegliere qualcosa di diverso. Andare incontro alle nostre emozioni difficili e imparare a guardarle con saggezza e compassione. Questo programma è pensato proprio per questo: per chi desidera aver cura della propria pratica e della propria vita, con regolarità e leggerezza perché la vita è già abbastanza complicata così e non vogliamo complicarla di più ma vogliamo coltivare semi di attenzione e cura con regolarità. Per raccogliere appieno il beneficio di questo programma è opportuno aver fatto prima un protocollo mindfulness.

Di cosa si tratta?
Una settimana di pratica quotidiana condivisa al mese, dal lunedì al venerdì, la mattina alle otto in un programma organizzato su tre mesi. Ogni ciclo ha un tema: Emozioni selvatiche, per lavorare con le emozioni difficili; Amore, mindfulness e relazioni, per portare la pratica nelle relazioni affettive; Genitori di sé stessi, per coltivare la self-compassion nei propri confronti.

Le pratiche sono in diretta e vengono registrate come un vero e proprio corso che incontra le emozioni difficili proprio dove sorgono, nella relazione con il mondo, nella relazione con le persone che amiamo, nella relazione con noi stessi. Rimangono a disposizione degli iscritti senza scadenza, salvo periodici aggiornamenti. Ogni incontro avrà una durata quotidiana di circa 20 minuti e il programma sarà accompagnato da una spiegazione teorica e da una meditazione guidata. Perché un elefante coraggioso? Perché la sua impronta è la più grande e rappresenta la pratica più importante, “Appamada“, la cura. In india è un animale sacro capace di rimuovere tutti gli ostacoli ed è simbolo di fortuna e prosperità.

Sarà possibile partecipare ai singoli Endo anche successivamente al primo ciclo.

Calendario tematico

Primo Endo: Emozioni selvatiche

Esplorare le emozioni difficili e trovare un modo per non farsi sopraffarre

Da lunedì 4 Ottobre a venerdì 8 Ottobre: La tigre assenza ovvero paura e ansia
Da lunedì 8 Novembre a venerdì 12 Novembre: La tigre di carta: rabbia e vergogna
Da Lunedì 29 Novembre a venerdì 3 Dicembre: La tigre presenza: la fiera compassione

Secondo Endo: Amore, mindfulness e relazioni

Imparare a rispondere in modo nuovo alle sfide poste dalle relazioni, dalle relazioni facili e, soprattutto, dalle relazioni difficili

Da lunedì 10 Gennaio a Venerdì 14 Gennaio: L’innamoramento è zen
Da lunedì 7 Febbraio a venerdì 11 Febbraio: L’amore è zoo
Da lunedì 7 Marzo a venerdì 11 Marzo: Perdonare e perdonarsi

Terzo Endo: Genitori di sè stessi

Avere cura di sé stessi come un buon genitore ha cura dei propri figli, con saggezza, libertà e ironia

Da lunedì 4 Aprile a venerdì 8 Aprile: Conteniamo moltitudini
Da lunedì 2 Maggio a venerdì 6 Maggio: Le parti esiliate
Da lunedì 6 Giugno a venerdì 10 Giugno: Tornare a casa

Costo:

Ogni Endo è formato da tre settimane di pratica suddivise in tre mesi. Prima dell’inizio di ogni Endo riceverai una mail di richiamo.

Il costo per ogni Endo – cioè di tre settimane di pratica – è di €100. Fattura sanitaria detraibile
Vuoi fare due Endo? Il costo è di €180. Fattura sanitaria detraibile
Vuoi fare tre Endo? Il costo è di € 240. Fattura sanitaria detraibile

Gli incontri si terranno su Zoom

Perché li chiamo Endo? Non solo perché andiamo dentro ma perché Endo assomiglia a Enso, la parola che nello Zen significa illuminazione… sta a noi cambiare consonante!

Voglio iscrivermi a 1 Endo. Fattura sanitaria

Per coltivare: Voglio iscrivermi a 2 Endo. Fattura sanitaria

Per crescere: voglio iscrivermi a 3 Endo! Fattura sanitaria

Il viaggio non finisce …

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. José Saramago