GIOCO D’AZZARDO E SUICIDIO: CONSIDERAZIONI E SVILUPPI
REVIEW A CURA DI Fabio Lucchini – ATS Milano Città Metropolitana – UOS Prevenzione Specifica
nell’ambito delle attività di supporto regionale alla DG Welfare – UO Prevenzione – Struttura Stili di vita per la prevenzione – Promozione della salute – Screening
ARTICOLO ORIGINALE
Livingstone, C., Rintoul, A. (2021). Gambling-related suicidality: stigma, shame and neglect. The Lancet Public Health, 6(1), e4-e5.
La relazione tra gioco d’azzardo e suicidalità è oggi più evidente che mai. In uno studio pubblicato da Lancet Public Health, Wardle e McManus danno un importante contributo alla discussione. È presumibile che i fattori che inducono molti a giocare siano stati esacerbati negli ultimi mesi dalle conseguenze in termini salute pubblica, ma anche economiche, della pandemia da COVID-19.
È stato dimostrato che il gioco d’azzardo è fortemente associato a problemi di salute mentale concomitanti, in particolare tra i giovani che giocano su Internet. La misura in cui i problemi di salute mentale siano causati dal gioco d’azzardo dannoso, o viceversa, non è del tutto chiara, sebbene tali associazioni siano ampiamente evidenti in letteratura. Sembra comunque accertato che i giocatori che riportano comportamenti di gioco ad alto rischio siano maggiormente propensi al suicidio. Nonostante la scarsità di dati relativi al ruolo del gioco d’azzardo nei suicidi nella maggior parte dei paesi, la ricerca disponibile ora mostra che l’odds ratio per il suicidio tra i giocatori ad alto rischio è rilevante. Uno studio svedese, ad esempio, ha riportato un rapporto di mortalità standardizzato di 15 a 1 per suicidio in una coorte di oltre duemila persone con diagnosi di disturbo da gioco d’azzardo rispetto alla popolazione generale. Cowlishaw e Kessler hanno invece evidenziato odds ratio di 4.2 per ideazione suicidaria e 5.5 per tentativi di suicidio tra i giocatori ad alto rischio.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, in particolare per quanto riguarda i fascicoli relativi ai suicidi e le relative denunce alla polizia, il comportamento di gioco ad alto rischio è pertanto chiaramente associato al suicidio. Sebbene Wardle e McManus si concentrino su un campione di giovani, è probabile che si tratti di un problema ugualmente diffuso tra le diverse fasce della popolazione. Alla luce di questi dati, è fondamentale migliorare i servizi di screening e di supporto per le persone con problemi di gioco d’azzardo, sia per quanto concerne le cure primarie sia nei contesti di trattamento delle dipendenze. Un passaggio fondamentale per una migliore comprensione della natura della associazione tra gambling e suicidio rimanda inoltre al perfezionamento delle metodologie di indagine sulle cause dei decessi.