Il 15 giugno la Camera ha approvato all’unanimità una mozione a prima firma Lorenzin (Pd) che impegna il Governo sul tema in ben 32 punti. Tra questi, predisporre un nuovo piano nazionale per la salute mentale, garantire in ambito distrettuale l’accesso alle terapie psicologiche e psicoterapeutiche necessarie, assicurare fino a dieci sedute dallo psicologo per i giovani con problemi legati alla pandemia, istituire nell’ambito del Ssn degli ambulatori per l’assistenza dei pazienti cosiddetti long covid. 
Tra i punti approvati: “adottare iniziative per garantire nell’ambito dell’assistenza distrettuale, domiciliare e territoriale ad accesso diretto, alle donne, ai minori, alle coppie e alle famiglie, le prestazioni, anche domiciliari, psicologiche e psicoterapeutiche necessarie ed appropriate
Lorenzin: “Si può avere un futuro solo attraverso scelte precise di un paese che decide di investire sulla sanità e sulla salute dei suoi cittadini“.
Il sottosegretario alla Salute Costa: “Ho espresso parere favorevole a nome del Governo. Quello di oggi è un voto importante nel percorso di tutela della salute mentale e psicologica dei cittadini, soprattutto dei più giovani”.
Lazzari (CNOP): “la mozione si fa carico dei problemi psicologici presenti nel Paese e accoglie le nostre proposte, ringrazio l’on. Beatrice Lorenzin per il confronto avuto in queste settimane e tutti i deputati con cui abbiamo lavorato per questo risultato. Ora il Governo faccia la sua parte.”.
I 32 punti della mozione