Master Universitario

Iscrizione sino al 31 gennaio

Quando si descrive la vasta area della patologia cronica ci si trova a confrontarsi con due importanti settori della disciplina sanitaria che si intrecciano tra loro ossia l’area psicologica e l’area pediatrica. Ne deriva che l’eziopatogenesi sia di natura organica con sintomatologia psichica o, viceversa, psichica con sintomatologia organica rappresenta un intreccio di situazioni che vedono comunque al centro del processo di cura il bambino.
Molti sintomi e disturbi di pazienti dell’area pediatrica costituiscono l’immagine somatica di un disagio psicologico, di una conflittualità affettiva e ambientale. E noto che nel bambino “Il corpo è lo strumento, il solo o quasi, prima del linguaggio, attraverso cui esprimere una sofferenza psicologica (Kreisler L. )” . Pertanto alcune funzioni corporee, investite nel processo di sviluppo, sono più facilmente oggetto di somatizzazione. Le emozioni in tal modo subiscono un black-out, in cui la rimozione sembra annullare sentimenti e desideri conflittuali. I sintomi di somatizzazione, quindi, si collocano nell’intersezione tra le due dimensioni che caratterizzano ogni essere umano: la psiche e il soma. Pertanto mente e corpo sono parti inscindibili, la cui non integrazione genera disagio che si può manifestare, come si è già accennato, sia a livello psichico sia a livello fisico.
Molti AA. affermano che i bambini, quanto più sono piccoli, tanto più utilizzano il corpo come “luogo e mezzo” privilegiato attraverso il quale esprimere il proprio malessere. Il corpo è infatti il primo mezzo con cui il bambino si pone in relazione con le figure significative e per questo motivo diviene luogo di veicolazione d’importanti significati riguardanti la qualità dei propri legami affettivi e della strutturazione del Sé. È soprattutto l’ambiente che accoglie il piccolo fin dal periodo prenatale e nei primi mesi di vita a influenzarne lo sviluppo. In particolare, la “preoccupazione materna primaria”, cioè uno stato di particolare empatia, nei confronti del figlio, permette alla madre di svolgere funzioni di holding che favoriscono il realizzarsi di un primo processo d’integrazione somato-psichica. Quando, invece, le modalità di relazione risultano carenti, l’esperienza corporea, non sufficientemente integrata, dà origine al sintomo somatico come tentativo di difesa da sentimenti di angoscia e di disintegrazione . Ne deriva che il bambino apprende a negare il dolore psichico e a registrarlo come dolore corporeo.
Psicologia e pediatria, pur mantenendo una loro precisa identità, si incontrano, per così dire, con un unico scopo: la presa in carico globale del bambino sofferente e della sua famiglia. Bambino, famiglia, malattia, strutture ospedaliere, territoriali, interazione fra le varie figure sanitarie sono temi questi, che verranno affrontati all’interno di questo Master che nasce dalla collaborazione tra DINOGMI dell’Università di Genova e l’IRCCS G. Gaslini, in particolare con un importante contributo del Servizio di Psicologia Clinica. Tale rivisitazione che, già da molti anni, rappresenta il lavoro che si affronta quotidianamente sia all’interno delle varie strutture ospedaliere che ospitano il bambino, sia nei vari ambulatori del territoriale, non ha lo scopo di fornire solo indicazioni teoriche, ma soprattutto affinare nuovi e sempre più validi strumenti operativi per quanti, a vario titolo, si occupano quotidianamente del processo di cura del minore (medici, psicologi, neuropsichiatri infantili, etc). Il personale docente è rappresentato da psicologi e da pediatri che, da oltre 20 anni, lavorano quotidianamente l’uno al fianco dell’altro e si confrontano periodicamente con colleghi di altre strutture ospedaliere quali l’ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze ecc.
In quest’ottica ogni contributo descrive e definisce, quindi, l’intrecciarsi di aspetti psicologici e pediatrici con al centro il bambino, la sua famiglia, i caregiver, gli operatori sanitari, sottolineando la necessità di una modalità teorica e terapeutica dove pediatria e psicologia si intrecciano in modo olistico.
Auguro al Presidente del Master prof. Angelo Ravelli direttore scientifico dell’IRCCS I.G.Gaslini ed alla prof.ssa Cristina Venturino docente del Master e Responsabile del Servizio di Psicologia dell’IRCCS I. G. Gaslini un proficuo buon lavoro.

Dott.Antonio Russo