INCONTRI CON L’IRRAZIONALE

di André Haynal.

Un libro che ha voluto donarci nella versione italiana. Un testamento che ripercorre anni di curiosità, scoperte, studio, clinica di uno dei nostri più importanti maestri.
Traduzione dall’originale inglese a cura di Duccio Sacchi
Con un’intervista di Judit Mészáros
Cresciuto all’intersezione tra tre culture – cattolica, protestante ed ebraica – André Haynal, protagonista della psicoanalisi europea e internazionale, racconta l’infanzia nella natia Budapest, lo strazio della guerra, dell’occupazione nazista e dell’occupazione sovietica, l’avventurosa fuga in Svizzera, il ruolo che ricoprì nella riorganizzazione postbellica della psicoanalisi, la sua paziente lotta contro il fanatismo e il fecondo incontro con l’opera di Sándor Ferenczi. Ma come ricorda Franco Borgogno nella presentazione, questa «appassionante autobiografia» è anche molto di più, trattando innanzitutto «di come si possa sopravvivere alla depressione e a traumi cumulativi attraverso un atto continuo di riparazione e di creatività […], mantenendo il senso di essere se stessi accettando ed elaborando non senza un’intensa sofferenza sia il distacco dalle persone e dai luoghi amati, sia il sentirsi sempre stranieri («alieni») nei posti dove ci si è trovati ad abitare nel corso di un’esistenza, sorprendentemente movimentata e perigliosa».

André Haynal (1930, Budapest, 2019, Ginevra), laureato in medicina, è filosofo, medico, psicoanalista e autore di molti volumi tradotti in molte lingue, tra i quali, in italiano: Il senso della disperazione (Feltrinelli 1980); Medicina psicosomatica (con W. Pasini, Masson 1982); Freud, Ferenczi, Balint e la questione della tecnica (Centro Scientifico Editore 1990); Uno psicoanalista fuori dall’ordinario. La scomparsa e la rinascita di Sándor Ferenczi (Centro Scientifico Editore 2007). Honorary professor della Scuola di Medicina dell’Università di Ginevra e analista di training del Centre de Psychanalyse Raymond de Saussure di Ginevra, ha curato in veste di responsabile scientifico la pubblicazione del carteggio tra Freud e Ferenczi e nel 2007 è stato insignito del Sigourney Award.