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Trauma e PTSD Complesso webinar 22-28 marzo

Webinar

TLL | TRAUMA LECTURES.

Trauma e PTSD Complesso

TRAUMA LIVING LAB

TRAUMA LECTURES 2021

Trauma e PTSD Complesso. Implicazioni per la pratica clinica e la ricerca

Trauma and Complex PTSD. Implications for clinical practice and research

22-28 marzo 2021

Online Conference

«Il conflitto tra il bisogno di negare le esperienze traumatiche vissute e il desiderio di gridarle al mondo rappresenta la dialettica profonda del trauma psicologico»

Judith Herman

Responsabile Scientifico

Vittoria Ardino

Comitato Scientifico

Christine Courtois

Julian Ford

INTRODUZIONE

La psicotraumatologia, ormai, si dedica agli effetti di traumi cumulativi, prolungati, di natura interpersonale, le cui manifestazioni cliniche non rientrano quasi mai nella diagnosi di Disturbo Post-Traumatico da Stress, caratteristiche che sono stati descritte per la prima volta da Judith Herman nel 1992 riferendosi al Disturbo Post-Traumatico Complesso.

Il Disturbo Post-Traumatico Complesso è oggi riconosciuto da poco nell’ICD-11 e le ricerche stanno delineando in modo sempre più chiaro le configurazioni sintomatologiche correlate, tra cui la perturbazione dell’organizzazione del Sé – nelle sue sfaccettature di disregolazione affettiva, visione negativa del proprio modo di essere e difficoltà nella sfera relazionale – oltre ai sintomi centrali del PTSD – sensazione di rivivere il trauma, evitamento, e senso di minaccia costante.

Occuparsi di trauma psicologico in questo momento vuole dire affrontare un importante punto di svolta sia da un punto di vista scientifico sia da un punto di vista clinico; soprattutto significa esplorare le barriere che frenano il passaggio dalla ricerca alle buone prassi e alla clinica, nelle politiche sanitarie, nella scelta di modelli di servizi che sostengano sempre più l’articolato impatto del trauma.

Ad oggi la maggioranza delle persone esposte a traumi non accede a trattamenti adeguati, in grado di ritradurre il loro percorso in ferite traumatiche sanate. Alcune sfide riguardano la formazione dei professionisti a modelli integrati e multidisciplinari, le differenze culturali e il momento storico che stiamo vivendo.

Di che cosa si parlerà:

  • Origini diagnostiche del PTSD complesso
  • Developmental Trauma Disorder
  • Efficacia dei trattamenti
  • Relazione terapeutica e traumi complessi
  • La cura del trauma complesso nei bambini e adolescenti

 

PROGRAMMA

22 Marzo 2021 OPENING LECTURE

h. 21.00 – 22.00 | Judith Lewis Herman (US) | Perché il Disturbo Post-Traumatico Complesso è importante?

23 Marzo 2021

h. 10.00 – 11.00 | Prof. Luca Milani, Università Cattolica di Milano, SISST (IT) | Pensare i fattori di rischio e di protezione nel lavoro con i minori maltrattati: dati di ricerca e linee di sviluppo futuro

h. 11.00 – 12.00 | Dr. Marinella Malacrea, Centro TIAMA di Milano (IT) | Ricordi traumatici: vecchi dubbi, nuove certezze

h. 12.00 – 13.00 | Prof. Lucille Allain e Prof. Nicky Lambert, Centre for Coproduction in Mental Health and Social Care (UK) | Co-costruzione della cura, Disturbo post-traumatico complesso e accesso ai servizi

h. 15.00 – 16.00 | Dr. Margaret Blaustein, Center for Trauma Training (US) | Con le loro parole: Lezioni sull’impatto del trauma dello sviluppo e sull’intervento dei giovani e delle famiglie

h. 16.00 – 17.00 | Dr. Paris Goodyear-Brown, Founder and Clinical Director of Nurture House (US) | I genitori come sostegno nella psicoterapia del figlio: stimolare la crescita di figure che generano sicurezza, cura e di costruttori narrativi per il bambino

h. 17.00 – 18.00 | Prof. Delphine Collin-Vézina, McGill University (CA) | Che cosa conta di più? Cure Trauma-orientate e pandemia COVID

h. 18.00 – 19.30 | Discussione di casi clinici con Christine Courtois

24 Marzo 2021

h. 10.00 – 11.00 | Prof. Giuseppe Craparo, Università ‘Kore Enna’ (IT) | Re-enactment, enactment e lavoro clinico con pazienti traumatizzati: un approccio evolutivo relazionale

h. 11.00 – 12.00 | Prof. Thanos Karatzias, Edinburgh Napier University (UK) | Il trattamento del PTSD complesso: che cosa sappiamo e direzioni di ricerca future

h. 12.00 – 13.00 | Prof. Evaldas Kazlauskas (GE) | Panoramica sul trauma complesso: attuali sviluppi nella valutazione del PTSD Complesso

h. 13.00 – 13.30 | Lunch Debate

h. 14.00 – 15.00 | Dr. Kathy Steele, Metropolitan Counselling Services (US) | La psicoterapia Integrativa per la cura del PTSD Complesso e i Disturbi Dissociativi

h. 15.00 – 16.00 | Prof. Guia Guffanti Masetti, Harvard Medical School (US) | Verso i biomarcatori diagnostici per il Disturbo post traumatico da stress: dal rischio genetico ai meccanismi epigenetici

h. 16.00 – 17.00 | Prof Amit Shrira, Bar-Ilan University (IL) | Cosa significa invecchiare affrontando il trauma

h. 17.00  – 18.00 | Dr. Ana Gòmez, AGATE Institute (US) | Il bambino Dissociato: occuparsi del suo mondo più interiore

h. 20.00 – 21.30 | Discussione di casi clinici con Julian Ford

25 Marzo 2021

h. 11.00  – 12.00 |  Dr. Cathy Kezelman, Blue Knot Foundation (AU) | Aumentare la consapevolezza e la comprensione circa l’approccio di salute pubblica al trauma complesso

h. 12.00 – 12.45 | Intervista a Cathy Kezelman, con Vittoria Ardino

h. 14.00 – 15.00 | Prof. Vittoria Ardino, SISST e Trauma Living lab,  e Dr. Bruno Intreccialagli (IT) | La stabilizzazione intersoggettiva nei traumi dell’attaccamento

h. 15.00 – 16.00 | Prof. Robert Muller, York University (CA) | Sostenere i pazienti con storie traumatiche complesse ad aprirsi

h. 16.00 – 17.00 | Dr. Christine Courtois, Co-Founder and former Director, Center – Posttraumatic Disorders Program (US) | Cosa gli psicoterapeuti hanno bisogno di sapere sul Trauma Complesso e perché

h. 17.00 – 18.00 | Prof. Soraya Seedat, Stellenbosch University (SA) | Traumi cumulativi in contesti a basse risorse e ad alto rischio. arricchire la nostra comprensione dei meccanismi patogeni

h. 18.00 – 19.00 | Prof. Stephen Porges, Indiana University (US) | L’emergere della Terapia Polivagale informata: sfruttare una neurocezione di sicurezza nel trattamento clinico

h. 20.00 – 21.30 | Tavola Rotonda | Trauma Informed Care, con Vittoria Ardino, Delphine Collin-Vézina, Noreen Tehrani, Monica Agnesone

26 Marzo 2021

h. 10.00 – 11.00 | Prof. Jon Bisson, Cardiff University (UK) | Evidenza scientifica sui trattamenti per i traumi complessi

h. 11.00 – 12.00 | Dr. Annette Greenwood, St Andrews Healthcare e BPS – Dr. Deborah Morris, St Andrew’s Healthcare – Dr. Elanor Lucy Webb, St Andrew’s Healthcare (UK) | Cura informata sul trauma per i professionisti sanitari: caratteristiche, fattori di rischio ad approcci di intervento per il trauma secondario

h. 12.00 – 13.00 | Noreen Tehrani, Noreen Tehrani Associates (UK) | Un programma di valutazione e trattamento per il C-PTSD nelle forze di polizia del Regno Unito

h. 15.00 – 16.00 | Prof. Julian Ford, University of Connecticut (US) | Evoluzione e validazione del Disturbo da Trauma dello Sviluppo

h. 16.00 – 17.00 | Prof. Joseph Spinazzola, Fundation Trust and Richmond State University (US) | Come curare il trauma dello sviluppo nei bambini e negli adolescenti

h. 17.00 – 18.00 | Cathy Malchiodi, PhD, LPCC, REAT (US) | Bambini e adolescenti con traumi complessi: recuperare  un senso sicuro del Sè attraverso le arti espressive

h. 20.00 – 21.00 | Dr. Bessel Van Der Kolk (US) | Riflessioni sul Trauma nello sviluppo

h. 21.00 – 22.30 | Tavola Rotonda | Developmental Trauma Disorder: quale futuro?
Discussant: Vittoria Ardino

Panelists: Joseph Spinazzola, Kathy Steele, Julian Ford, Christine Courtois, Bessel Van Der Kolk

27 marzo 2021

h. 11.00 – 12.30 | Dr. Deborah Lee, University College London (UK) | Sviluppare la resilienza compassionevole in coloro che hanno subito un trauma per mano di altri: usare la terapia Focalizzata sulla Compassione per lavorare sulle emozioni delle vite traumatizzate

h. 12.30 – 13.30 | Dr. Federico Boaron e Dr. Maria Grazia Fontanesi, REMS Bologna (IT) | Il PTSD complesso nei pazienti psichiatrico-forensi: l’esperienza della REMS di Bologna (Italy)

h. 14.30 – 15.30 | Prof. Vittoria Ardino, SISST e trauma Living Lab (IT) | Organizzazioni traumatizzate e violenza di genere

h. 15.30 – 16.30 | Dr. Maria Paola Boldrini, AreaTrauma e AISTED (IT) | Aspetti tecnici dell’intervento con la coppia nel lavoro in psicoterapia con pazienti traumatici dissociativi

h. 18.00 – 19.30 | Discussione di casi clinici con Joseph Spinazzola

28 Marzo 2021

h. 11.00 – 13.00 | Dr. Laura Vasini, ASL5 Città di Torino (IT) | Biofeedback e Neurofeedback nel trattamento del trauma: quale integrazione nel percorso psicoterapeutico

h. 13.00 – 14.00 | Premiazione dei tre migliori poster

Chiusura dei lavori

TRACK – PERCORSI

1 Clinical Track – Nel filone clinico le presentazioni rappresentano idee, modelli e riflessioni di pratica clinica lungo il ciclo di vita. Alcuni contributi sottolineano le connessioni tra la ricerca e il trattamento;

2 Research Track – Nel filone di ricerca sono illustrati dati, linee guida basate sull’evidenza, trial clinici nel campo facendo il punto sullo stato dell’arte degli studi nell’ambito del PTSD complesso

3 Advocacy Track – Nel filone advocacy sono presentate le prospettive dei “survivor” e le strategie per far crescere la consapevolezza circa l’impatto del trauma sulla vita delle persone nel tessuto sociale.

4Services Track – Nel filone sui servizi il focus è sulle politiche socio-sanitarie e su modelli organizzativi necessari ed efficaci per la costruzione di servizi trauma-orientati.

KN:  Keynote  –  Lezione magistrale
RT: Round table  –  Tavola rotonda
LD: Lunch debate  –  Dibattito di fine mattinata

IN: Interview  –  Intervista
CCD: Clinical case discussions  –  Discussione di casi clinici
PP: Poster presentations  –  Presentazione dei poster

WK: Workshop  –  Laboratorio

CALL FOR POSTER

Si apre la call per i poster delle Trauma Lectures. Una buona occasione per far conoscere il tuo lavoro in ambito psicotraumatologia.

Il termine ultimo per inviare il poster è il 10 Marzo 2021.

l premi riservati ai primi tre vincitori sono
– PRIMO PREMIO: Iscrizione gratuita all’edizione di Trauma Lectures 2022
– SECONDO PREMIO: 60% di sconto sull’iscrizione a Trauma Lectures 2022
– TERZO PREMIO: 30% di sconto sull’iscrizione a Trauma Lectures 2022

Tutte le specifiche per l’invio le trovi cliccando sull’immagine qui sotto:

call for poster

Metodologia didattica

Prima Conferenza Internazionale Online sul tema del PTSD complesso

 

Docenti
Trauma Living Lab
Altro
Trauma Living Lab è un think tank che promuove Formazione, Ricerca e Condivisione di saperi multidisciplinari nell’ambito del trauma psicologico. Un laboratorio in “divenire” dove la conoscenza si co-costruisce con e attraverso i professionisti e le persone che sono a contatto con il trauma e le sue conseguenze Visita il nostro sito: www.traumalivinglab.org   La nostra Faculty     La… continua
Vittoria Ardino
Altro
Presidente della Società Italiana per lo Studio dello Stress Traumatico e docente di Psicologia delle Emergenze e del Trauma all’Università di Urbino, si è formata alla psicotraumatologia in Canada e in Inghilterra dove ha insegnato psicologia forense e psicologia clinica alla London Metropolitan University dirigendo il Master in Psicologia Forense accreditato dalla British Psychological Society… continua
Christine Courtois
Psicoterapeuta
Christine A. Courtois, Phd, ABPP, è laureata in psicologia del counseling presso l’Università del Maryland ed è psicologa autorizzato in DC e MD.  La Dottoressa Courtois ha ricevuto un riconoscimento internazionale per il suo lavoro sugli effetti dell’incesto, abusi sessuali sui bambini, disturbi da stress traumatici complessi e altri tipi di trauma e ha ricevuto premi da numerose organizzazioni… continua
Julian Ford
Psichiatra
Julian D. Ford, Ph.D., A.B.P.P. è uno psicologo clinico certificato e professore di psichiatria e di legge all’università di Connecticut in cui dirige due centri Trattamento e Adattamento dei Servizi nella rete nazionale dello stress traumatico del bambino: il Centro per il Recupero del Trauma e la Giustizia Minorile, e il Centro per il Trattamento dei Disturbi del Trauma dello Sviluppo. Il Dr.… continua
Judith Lewis Herman
Psichiatra
Judith Lewis Herman (1942) è una psichiatra, ricercatrice, insegnante e autrice statunitense che si è concentrata sulla comprensione e il trattamento dell’incesto e dello stress traumatico. Herman è professore di psichiatria clinica alla Harvard University Medical School e direttore della formazione presso il Victims of Violence Program presso il Dipartimento di Psichiatria presso la Cambridge… continua
Bessel Van der Kolk
Psichiatra
Bessel van der Kolk è uno psichiatra, autore, ricercatore ed educatore con sede a Boston, negli Stati Uniti. Dagli anni ’70 la sua ricerca si occupa di stress post-traumatico. È l’autore del best seller del New York Times, The Body Keeps the Score (Il corpo accusa il colpo, 2014, Raffaello Cortina)
Kathy Steele
Psicoterapeuta
Kathy Steele, MN, CS, è Direttore Clinico del Metropolitan Counseling Services di Atlanta (USA). È stata Presidente della International Society for the Study of Trauma and Dissociation (ISSTD). Ha ricevuto numerose menzioni e premi per il suo lavoro nel campo del trauma complesso e dei disturbi dissociativi. È coautrice del volume Fantasmi nel sé. Trauma e trattamento della dissociazione… continua
Joseph Spinazzola
Psicoterapeuta
Joseph Spinazzola è un ricercatore clinico, formatore organizzativo e psicologo clinico praticante specializzato nella valutazione e nel trattamento dello stress post-traumatico complesso in bambini e adulti. Dr. Spinazzola è il direttore esecutivo della Fondazione Trust, professore aggiunto presso la Richmont Graduate University, amministratore delegato del Complex Trauma Training Institute, e… continua
Jon Bisson
Psichiatra
Jon è uno psichiatra praticante e professore di psichiatria alla Cardiff University. È direttore dell’All Wales Traumatic Stress Quality Improvement Initiative. Ha sviluppato il suo interesse per il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) durante il suo periodo come psichiatra nell’esercito britannico. Ha condotto vari studi tra cui due studi controllati randomizzati, ampiamente citati, sui… continua
Luca Milani
Docente Universitario
Collaboratore del C.Ri.d.e.e. (Centro Ricerche sulle Dinamiche evolutive ed Educative) dell’Università Cattolica di Milano, diretto dalla Prof.ssa Paola Di Blasio. Membro delle Unità di Ricerca sulla Psicologia del Trauma e sulla Creatività del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica di Milano. Componente del Comitato di Redazione della rivista “Maltrattamento e abuso all’infanzia”,… continua
Marinella Malacrea
Psicoterapeuta
Marinella Malacrea è neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta della famiglia. Ha fatto parte dal 1980 al 1983 dello staff del C.A.F. (Centro Aiuto alla Famiglia in Crisi) e dalla sua fondazione (1984) al 2003 dello staff del CbM (Centro per il Bambino Maltrattato e la cura della crisi familiare), all’interno del quale si è occupata del problema dell’abuso sessuale, impegnandosi nell’attività… continua
Lucille Allain
Docente Universitario
La dottoressa Lucille Allain è Professore Associato e Capo Dipartimento, Salute Mentale e Lavoro Sociale alla Middlesex University. È Senior Teaching Fellow e co-direttrice del Centre for Coproduction in Mental Health and Social Care. Ha un interesse speciale nella ricerca sulla pratica del lavoro sociale co-prodotta con bambini in cura e care leavers, oltre all’affidamento e alla kinship care.… continua
Nicky Lambert
Docente Universitario
Nicky Lambert is an Associate Professor at Middlesex University, where she is Director of Teaching and Learning for Mental Health and Social Work. She is registered as a Specialist Practitioner (NMC) and is a Senior Teaching Fellow (SFHEA). She is also a co-director of the Centre for Coproduction in Mental Health and Social Care and has a professional Twitter feed: @niadla . She is keen that all… continua
Giuseppe Craparo
Psicoterapeuta
Giuseppe Craparo è dottore di ricerca in Psicologia, psicoterapeuta, psicoanalista e docente di Psicologia clinica presso la facoltà di Scienze dell’uomo e della società dell’Università “Kore” di Enna. È inoltre socio fondatore della Società italiana di psicodiagnostica clinica (SIPDC), membro ordinario dell’American Psychological Association (APA) e dell’Associazione italiana di psicologia (AIP… continua
Margaret Blaustein
Psicoterapeuta
Margaret Blaustein è una psicologa clinica praticante la cui carriera si è concentrata sulla comprensione e il trattamento di trauma infantile complesso e le sue conseguenze. Ponendo l’accento sull’importanza di comprendere il contesto del bambino, della famiglia e del sistema, il suo studio si è concentrato sull’identificazione e la traduzione dei principi chiave di intervento in tutti i… continua
Cathy Malchiodi
Psicoterapeuta
Cathy Malchiodi, PhD, LPCC, REAT, è psicologa e terapista delle arti espressive specializzata nel trattamento dello stress traumatico da oltre tre decenni. È direttore esecutivo dell’Istituto per le pratiche traumatologiche e la terapia delle arti espressive, è autrice di 20 libri, 50 capitoli e articoli di referee, e ha tenuto oltre 500 workshop e keynote su invito in tutto il mondo. Il suo… continua
Paris Goodyear-Brown
Psicoterapeuta
Paris Goodyear-Brown,LCSW, RPT-S, è l’ideatrice del modello TraumaPlay™ nonché la fondatrice e direttore clinic di Nurture House e Direttore Esecutivo del TraumaPlay™ Institute. E’ conosciuta a livello internazionale sia come relatore sia come clinico. Si occupa di trauma e di attaccamento problematico nell’infanzia da più di 25 anni.  E’ docente a contratto alla Vanderbilt University e in altre… continua
Delphine Collin-Vezina
Psicoterapeuta
Sono il direttore del Centro per la Ricerca sui Bambini e le Famiglie della Mcgill University, uno psicologo clinico autorizzato, un professore ordinario alla Mcgill School of Social Work e un membro associato del Dipartimento di Pediatria. Ho tenuto la Tier II Canada Research Chair in Child Welfare dal 2008 al 2018 e ora ho la cattedra di Nicolas Steinmetz e Gilles Julien in Community Social… continua
Thanos Karatzias
Psicoterapeuta
Il Professor Karatzias, è il Direttore di Ricerca nella Scuola di Salute e Assistenza Sociale presso l’Università di Edimburgo Napier, Regno Unito, e Clinico e Psicologo della Salute presso il Centro Rivers per lo Stress Traumatico, Edimburgo, Regno Unito. È stato presidente del British Psychological Society Scotland Working Party for Adult Survivors of Sexual Abuse (BPSSS) ed è stato membro del… continua
Evaldas Kazlauskas
Psicoterapeuta
Il professor Evaldas Kazlauskas è uno psicologo clinico e un esperto di disturbi legati al trauma e allo stress nel suo paese. Evaldas è il fondatore e capo del Centro di Psicotraumatologia dell’Università di Vilnius in Lituania. Per quasi due decenni il suo lavoro è stato dedicato al riconoscimento dei traumi e alla promozione dell’implementazione di una cura informata sui traumi. L’interesse di… continua
Guia Guffanti Masetti
Docente Universitario
La Dottoressa Guffanti è una genetista statistica con esperienza in studi di associazione intero-genoma per identificare fattori di rischio genetico di disturbi complessi e di approcci alla genomica computazionale per caratterizzare il ruolo degli elementi regolatori non-codificanti nel genoma neurale dei disordini psichiatrici. La Dott.ssa Guffanti è Direttrice del Laboratorio di Genomica… continua
Ana M. Gomez
Psicoterapeuta
Ana M Gómez, MC, LPC è la fondatrice e direttrice dell’AGATE Institute di Phoenix, AZ. È un membro dell’EMDR Institute e formatrice EMDR-IBA. È psicoterapeuta, autrice e relatrice internazionale sull’uso della terapia EMDR con bambini e adolescenti con traumi complessi e dello sviluppo, nonché ferite e dissociazioni generazionali. È stata invitata a numerose conferenze e workshop anche come… continua
Amit Shrira
Docente Universitario
Amit Shrira è professore ordinario di psicologia clinica alla Bar-Ilan University, in Israele. La sua ricerca si è focalizzata sugli effetti dei traumi collettivi e sulla trasmissione intergenerazionale delle esperienze traumatiche. Ha scritto numerosi articoli scientifici e libri sul trauma dell’Olocausto nelle nuove generazioni arrivando, inoltre, ad occuparsi, negli ultimi anni, degli effetti… continua
Bruno Intreccialagli
Psichiatra
Psichiatra, Psicoterapeuta, Socio Didatta della Società Italiana di Terapia Cognitiva e Comportamentale (SITCC), Socio Fondatore e Responsabile del II Centro di Psicoterapia Cognitiva- Roma
Cathy Kezelman
Psicoterapeuta
La Dottoressa Cathy Kezelman AM è un medico che ha un’esperienza vissuta di trauma complesso. È Presidente della Blue Knot Foundation – Centro Nazionale di Eccellenza per il Trauma Complesso, una ONG australiana che lavora per potenziare il recupero e costruire la resilienza per gli oltre 1 australiano su 4 che hanno esperienze di trauma complesso. Sotto la sua gestione, la Blue Knot Foundation è… continua
Robert Muller
Psicoterapeuta
Robert T. Muller, dottorato di ricerca ad Harvard, è stato in facoltà all’Università del Massachusetts, ed è attualmente alla York University di Toronto. Il dottor Muller è un Fellow della International Society for the Study of Trauma & Dissociation (ISSTD) per il suo lavoro sul trattamento dei traumi. Il suo ultimo libro, “Trauma & the Struggle to Open Up”, è stato insignito del premio… continua
Soraya Seedat
Psichiatra
Soraya Seedat è un eminente professore di psichiatria e direttore esecutivo del dipartimento di psichiatria dell’Università di Stellenbosch. È titolare della cattedra di ricerca sudafricana in Disturbo da stress post-traumatico finanziata dal Dipartimento di Scienza e Tecnologia e dalla National Research Foundation. È stata insignita di diversi premi tra cui la World Federation of the Society of… continua
Stephen Porges
Docente Universitario
Stephen W. Porges, Ph.D. è Distinguished University Scientist all’Indiana University, dove è il direttore fondatore del Traumatic Stress Research Consortium nel Kinsey Institute. È professore di psichiatria all’Università del North Carolina e professore emerito all’Università dell’Illinois di Chicago e all’Università del Maryland.  È stato presidente della Society for Psychophysiological Research… continua
Noreen Tehrani
Psicoterapeuta
Monica Agnesone
Psicologa
Dott.ssa Monica AGNESONE, psicologa, specialista in Psicologia Clinica Responsabile della Struttura di Psicologia Aziendale presso l’ASL Città di Torino della Regione Piemonte Da oltre 25 anni impegnata in attività di Psicologia Ospedaliera coordina il servizio di Psicologia Sanitaria che offre collaborazioni strutturate ai servizi del dipartimento di medicina e chirurgia dell’intera azienda con… continua
Deborah Lee
Psicologa
La dottoressa Deborah Lee è una consulente psicologa clinica, responsabile del Servizio di Stress Traumatico di Berkshire e del Servizio di Trattamento Complesso per Veterani del Centro Sud. È anche professore associato onorario all’University College London.  È autrice della Compassionate-Mind Guide to Recovering from Trauma and PTSD: Using Compassion-Focused Therapy to Overcome Flashbacks,… continua
Annette Greenwood
Psicologa
Annette Greenwood è una psicologa associata al Health and Care Professions Council, specializzata in traumi psicologici e benessere del personale. Membro associato della BPS ed è presidente della sezione Crisi, Disastri e Traumi (CDT) della BPS e membro nominato del consiglio di amministrazione dell’UKPTS. Ha lavorato a livello di consulente nel NHS per 19 anni e ora è il Trauma Response Lead e… continua
Deborah Morris
Psicologa
Deborah è una psicologa clinica consulente e attualmente guida il programma di ricerca e conferenza di Sant’Andrea sullo sviluppo e il trauma complesso, che si concentra sulle esigenze dei settori emarginati della società. Il programma ha un portafoglio di oltre 30 progetti attivi. Nel corso della sua carriera ha lavorato come clinica con adulti con disturbi di personalità complessi, deficit di… continua
Elanor L Webb
Psicologa
Dopo la laurea e il master in psicologia clinica e ricerca, Elanor ha inizialmente aderito a St. Andrew, lavorando nel Centro di Ricerca e Innovazione in una serie di progetti. Ora lavora nel programma di sviluppo e trauma complesso come Senior Clinical Research Assistant Psychologist all’interno del Centro Accademico. Accanto a questo, ricopre un ruolo volontario all’interno di una giovane… continua
Federico Boaron
Psichiatra
Psichiatra, psicoterapeuta. Ha lavorato prima nei servizi psichiatrici ospedalieri e territoriali, poi dal 2015 nella REMS di Bologna. Attualmente Direttore della U.O. di Psichiatria Forense della AUSL di Bologna e Responsabile Sanitario della REMS.
Maria Grazia Fontanesi
Psicoterapeuta
Psicologa, Psicoterapeuta, Specialista in Criminologia Clinica, Ha lavorato per 15 anni presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia partecipando attivamente al processo di chiusura ed al passaggio di costruzione ed attivazione delle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza secondo i criteri della legge 81/2014). Oggi lavora presso la REMS di Bologna all’… continua
Maria Paola Boldrini
Psicoterapeuta
Psicologa Psicoterapeuta, Specializzata in terapia Cognitivo Comportamentale presso Studi Cognitivi SpA, con formazioni ulteriori per il trattamento dei disturbi post traumatici e dissociativi che spaziano dall’EMDR alla Sensorimotor Psychotherapy. Le mie principali aree di interesse clinico nell’età adulta sono: Disturbi d’ansia, Disturbi del Tono dell’umore, Disturbi di personalità, PTSD, DID e… continua
Laura Vasini
Psicoterapeuta
Psicologa, Psicoterapeuta. Certificata BFE (Biofeedback Federation of Europe) . Formata in PBD-E, EMDR e Psicoterapia Sensomotoria. Ha lavorato 15 anni in Ospedale con persone affette da patologie organiche ad alto carico emotivo. Attualmente referente del Servizio di Psicotraumatologia e Psicofisiologia dello stress dell’Asl Città di Torino. Da alcuni anni integra il biofeedback e neurofeedback… continua
Programma
1
Modulo
22 Marzo 2021 | OPENING LECTURE

h. 21.00 – 22.00 | Judith Herman | Perché il Disturbo da Stress Post-Traumatico è importante?

Il concetto di disturbo da stress post-traumatico complesso (CPTSD) è utile sia concettualmente che clinicamente. Questa entità diagnostica distinta, ora riconosciuta nell’ICD-11, è molto diffusa in diverse culture nei sopravvissuti a molte forme di trauma prolungato e ripetuto. Il riconoscimento di questa diagnosi come parte dello spettro dei disturbi traumatici promuove un approccio coerente sia nella ricerca sia nel trattamento. La mancata diagnosi corretta di CPTSD spesso si traduce in molteplici diagnosi imprecise e in più protocolli di trattamento sovrapposti. In pratica, questo porta alla somministrazione di molti farmaci e ad una psicoterapia inadeguata. Infine, e soprattutto, la diagnosi è importante per i pazienti. Permette loro di iniziare a dare un senso a se stessi, e riduce la vergogna che affligge così comunemente i sopravvissuti.

Lun 22 Marzo 2021, 21:00 – 22:30
Relatore
Judith Lewis
Herman
Vittoria
Ardino
Trauma Living
Lab
Durata Modulo
1,5 ore
2
Modulo
23 marzo 2021 | PRIMA GIORNATA

 

1 h. 10.00 – 11.00 | Prof. Luca Milani, Università Cattolica di Milano, SISST (IT) | Pensare i fattori di rischio e di protezione nel lavoro con i minori maltrattati: dati di ricerca e linee di sviluppo futuro

Keynote – Research Track Il maltrattamento nei confronti dell’infanzia è un enorme problema di salute pubblica, che impatta lo stato di salute psicofisica di circa 90.000 minori in Italia. La prevalenza del fenomeno, e le rilevanti conseguenze in termini di impatto sulle traiettorie evolutive dei bambini e degli adolescenti, ribadiscono la necessità di potenziare la presa in carico preventiva per le famiglie e i genitori in situazioni di vulnerabilità, insieme con una accurata e tempestiva valutazione del livello di rischio.
La ricerca evidenzia come una accurata valutazione del livello di rischio consenta di dispiegare le forme di presa in carico più appropriate per intervenire in modo preventivo e tutelante per i minori. Gli strumenti di valutazione del rischio devono tenere conto non soltanto dei fattori di rischio ampiamente identificati dalla letteratura scientifica, ma anche dei potenziali fattori protettivi presenti in una data situazione e in grado di mitigare la vulnerabilità e offrire agli operatori delle risorse personali e familiari con le quali lavorare.
La valutazione del rischio da parte degli operatori può trovare un valido ausilio nel consolidamento di strumenti di lavoro che consentano di valutare le famiglie in carico “a tutto tondo”, includendo ad esempio degli strumenti di screening che consentano di evidenziare specifiche aree di problematicità. Ulteriori aree di perfezionamento del processo di valutazione, sulle quali la ricerca scientifica si sta concentrando in questi anni, riguardano l’identificazione di linee guida (es. alberi decisionali) per sostenere il decision making degli operatori, e la possibilità di validare degli algoritmi di “pesatura” dei fattori di rischio e dei fattori protettivi in modo da assistere gli operatori nelle fasi di reperimento e sistematizzazione delle informazioni.

 

KN clinica h. 11.00 – 12.00 | Dr. Marinella Malacrea, Centro TIAMA di Milano (IT) | Ricordi traumatici: vecchi dubbi, nuove certezze

Keynote – Clinical Track Periodicamente ritorna alla ribalta il problema dei falsi ricordi traumatici, specie quelli di abuso sessuale, in bambini e in adulti vittime nell’infanzia, e del potenziale di suggestione delle psicoterapie in proposito.
Il mondo della psicologia giuridica e della psicologia clinica si trovano non raramente su fronti opposti e si corre il rischio che il diritto ad essere curato confligga con il diritto ad avere giustizia, in quanto avere ricevuto cura minerebbe pregiudizialmente la credibilità dei racconti delle vittime.
Da un lato gli psicologi giuridici continuano a produrre letteratura sul tema, raramente sottoponendo a vero vaglio critico i risultati sperimentali di induzione di false memorie; dall’altro gli psicologi clinici si appoggiano alla percezione intuitiva della veridicità delle memorie dei loro pazienti e si trovano impreparati a dettagliarne scientificamente le ragioni.
E’ necessario chiedersi se le conoscenze acquisite negli ultimi 20 anni sul funzionamento mentale post traumatico e sulle sue basi neurobiologiche possa oggi darci basi di pensiero più sicure in merito.

 

KN advocacy h. 12.00 – 13.00 | Dr. Lucille Allain e Nicky Lambert, Centre for Coproduction in Mental Health and Social Care (UK) | Co-costruzione della cura, Disturbo post-traumatico complesso e accesso ai servizi

Keynote – Advocacy Track In questa plenaria la Dr. Lucille Allain e la Dr. Nicky Lambert – codirettrici del Centre for Coproduction in Mental Health and Social Work alla Middlesex University, delineano i principi chiave della co-produzione e del coinvolgimento degli utenti nei servizi sanitari e di assistenza sociale in Inghilterra. Chiariscono i benefici e le complessità del lavorare in questo modo, traendo esempi dalle loro pratiche di insegnamento e ricerca nel lavoro sociale e nell’infermieristica per la salute mentale.
Discuteranno del supporto alle persone che hanno subito un trauma e hanno sviluppato un PTSD complesso – evidenziando le sfide nella pianificazione e nella fornitura di servizi per gruppi chiave. Attingeranno a recenti esempi di casi di lavoro con donne che hanno problemi di salute complessi, incluso il trauma, per coprodurre politiche nazionali e locali, sessioni di insegnamento comunitario e ricerca. Presenteranno anche esempi pratici e ricerche incentrate su modelli di supporto e recupero per i giovani che sono stati coinvolti nella violenza delle bande e modelli pratici e casi di studio utilizzati nell’affidamento per la cura dei bambini traumatizzati.

 

2 h. 15.00 – 16.00 | Dr. Margaret Blaustein, Center for Trauma Training (US) | Con le loro parole: Lezioni sull’impatto del trauma dello sviluppo e sull’intervento dei giovani e delle famiglie

Keynote – Advocacy Track Le linee guida per il trattamento del trauma sottolineano il ruolo critico della voce dei giovani e della famiglia, e l’empowerment in tutti gli aspetti del trattamento. Troppo spesso, però, le esperienze vissute dai giovani e i sistemi che li circondano sono scollegate dallo sviluppo, dalla condivisione e dall’attuazione dell’intervento clinico. In questo seminario, integreremo storie e dichiarazioni di giovani, famiglie e sistemi di assistenza per illustrare le lezioni critiche nella comprensione di alcuni impatti di base del trauma dello sviluppo, e gli obiettivi per l’intervento

 

KN clinica h. 16.00 – 17.00 | Dr. Paris Goodyear-Brown, Founder and Clinical Director of Nurture House (US) | I genitori come sostegno nella psicoterapia del figlio: stimolare la crescita di figure che generano sicurezza, cura e di costruttori narrativi per il bambino

Keynote – Clinical Track 

 

3 h. 17.00 – 18.00 | Prof. Delphine Collin-Vézina, McGill University (CA) | Che cosa conta di più? Cure Trauma-orientate e pandemia COVID

Keynote – Research and Advocacy Track Le evidenze della crisi del COVID-19 suggeriscono che i bambini e i giovani hanno maggiori probabilità di subire maltrattamenti e di essere esposti alla violenza familiare, pur godendo di un accesso limitato ai servizi abituali che sostengono le famiglie vulnerabili e forniscono servizi mirati per soddisfare le loro esigenze. La stessa pandemia globale può anche essere vissuta come un evento traumatico. L’assistenza traumatologica richiama l’attenzione sui potenziali impatti, dall’individuo al mondo, che una miriade di esperienze traumatiche possono elicitare e propone di utilizzare queste consapevolezze come base per lo sviluppo e l’attuazione di politiche e pratiche. L’obiettivo di questa presentazione è quello di offrire approfondimenti per guidare le pratiche e le politiche durante questa crisi globale senza precedenti attraverso una discussione della Substance Abuse and Mental Health Services Administration (2014), che si basa su sei principi di assistenza traumatologica informati: affidabilità e trasparenza; sicurezza; sostegno tra pari; collaborazione e reciprocità; responsabilizzazione e scelta; e questioni culturali, storiche e di genere. Saranno presentate e discusse raccomandazioni specifiche basate su questi sei principi e applicate alla situazione attuale. Questi principi possono servire sia nella crisi immediata che come misure preventive contro futuri contesti traumatici imprevisti. Il COVID-19 rinnova l’imperativo di mantenere e rafforzare le pratiche e le politiche basate sul trauma. Sosterremo che mai prima d’ora l’assistenza traumatologica è stata così importante per promuovere la salute e il benessere di tutti e per proteggere le nostre popolazioni emarginate a maggior rischio.

 

CCD  h. 18.00 – 19.30 | Discussione di casi clinici con Christine Courtois

 

Mar 23 Marzo 2021, 10:00 – 19:30
Relatore
Luca
Milani
Marinella
Malacrea
Lucille
Allain
Nicky
Lambert
Margaret
Blaustein
Paris
Goodyear-Brown
Delphine
Collin-Vezina
Christine
Courtois
Durata Modulo
9 ore
3
Modulo
24 marzo 2021 | SECONDA GIORNATA

KN clinica h. 10.00 – 11.00 | Prof. Giuseppe Craparo, Università ‘Kore Enna’ (IT) | Re-enactment, enactment e lavoro clinico con pazienti traumatizzati: un approccio evolutivo relazionale

Keynote – Clinical Track La ricostruzione e l’attuazione sono fondamentali nel lavoro clinico con pazienti traumatizzati. Se la ricostruzione è una ri-attualizzazione, da parte del paziente, di ricordi traumatici somatici non simbolizzati in relazione a una storia di attaccamenti traumatici, con il termine di enactment intendiamo una condizione psicosomatica e relazionale in cui psicoterapeuta e paziente sono coinvolti in una reciproca esperienza dissociativa legata a ricordi traumatici. Secondo un modello di sviluppo relazionale, il lavoro clinico con pazienti traumatizzati dovrebbe essere focalizzato sulla modulazione e la simbolizzazione di queste esperienze (re-enactment e enactment: rievocazione e attuazione) di “messa in atto” di ricordi traumatici.

 

KN ricerca h. 11.00 – 12.00 | Prof. Thanos Karatzias, Edinburgh Napier University (UK) | Il trattamento del PTSD complesso: che cosa sappiamo e direzioni di ricerca future

Keynote – Research Track Il CPTSD è stato introdotto nell’ ICD-11 come una nuova condizione nel 2018. Poiché il CPTSD è una nuova condizione clinica nella sua forma attuale, non ci sono attualmente studi di efficacia per il suo trattamento. Tuttavia, ci sono prove sostanziali sul trattamento del PTSD e del trauma psicologico più in generale. Ci sono anche meta-analisi sul CPTSD e sulla traumatizzazione complessa, studi teorici su fattori psicologici chiave come cognizioni e attaccamento e come questi si riferiscono a cluster sintomatici del CPTSD, e analisi di studi di rete sul CPTSD.
In questo intervento il Prof. Karatzias riassumerà e discuterà come questa evidenza ha formato il nostro pensiero per il trattamento di CPTSD. In particolare, discuterà la logica e l’utilità della terapia modulare come modello di trattamento per la CPTSD. Presenterà anche un nuovo protocollo di terapia modulare (ESTAIR) per il trattamento della CPTSD, che è ora in fase di sperimentazione nella ricerca sul tema nel Regno Unito e oltre. Si discuterà anche di un’agenda per la ricerca futura.

 

KN ricerca h. 12.00 – 13.00 | Prof. Evaldas Kazlauskas (GE) | Panoramica sul trauma complesso: attuali sviluppi nella valutazione del PTSD Complesso

Keynote – Research Track Dalla prima introduzione alla complessa diagnosi del PTSD e dai dibattiti in corso da quasi due decenni sulla complessità delle risposte traumatiche allo stress, negli ultimi anni si sono registrati significativi progressi nel riconoscimento del PTSD complesso. L’inclusione della diagnosi complessa del PTSD nell’undicesima edizione della classificazione internazionale delle malattie (ICD-11) nel 2018 ha contribuito allo sviluppo e alla diffusione di misure del PTSD complesso. Studi condotti in varie culture hanno rivelato la validità di queste nuove misure di self-report del PTSD complesso. Sono attualmente in fase di sviluppo colloqui diagnostici per valutazioni complesse del PTSD. Sarà presentato lo stato attuale degli studi di valutazione del PTSD complesso sulla base dell’ICD-11, compresi gli studi più recenti del PTSD dell’ICD-11 e del PTSD complesso durante l’adolescenza. Le esperienze e i risultati del Centro di Vilnius per la psicotraumatologia in studi sul PTSD complesso saranno presentati fornendo informazioni per ricercatori e clinici interessati a traumi complessi sulla valutazione e il trattamento del PTSD complesso.

 

ld h. 13.00 – 13.30 | Lunch Debate 

 

KN clinica h. 14.00 – 15.00 | Dr. Kathy Steele, Metropolitan Counselling Services (US) | La psicoterapia Integrativa per la cura del PTSD Complesso e i Disturbi Dissociativi

Keynote – Clinical Track Si presenterà una panoramica di un modello integrativo per il trattamento di adulti che hanno vissuto traumi relazionali complessi durante lo sviluppo precoce. Sebbene ci siano diversi approcci al PTSD basati sull’evidenza, questi sono principalmente focalizzati sulla risoluzione di ricordi traumatici e sul miglioramento dei sintomi del PTSD. I pazienti con PTSD complesso e disturbi dissociativi hanno in genere molte altre difficoltà che non sono necessariamente derivate direttamente dal trauma, ma da deficit di sviluppo e all’adattamento alle situazioni occorse durante la crescita. Pertanto, molti pazienti possono beneficiare di una vasta gamma di strategie che affrontano la complessità e le sfumature della loro sofferenza. È importante comprendere i principi trans-diagnostici del trattamento, che consentono l’uso di approcci somatici, cognitivi, psicodinamici, relazionali e di altro tipo, adattati alle esigenze specifiche dell’individuo.

 

KN ricerca h. 15.00 – 16.00 | Prof. Guia Guffanti Masetti, Harvard Medical School (US) | Verso i biomarcatori diagnostici per il Disturbo post traumatico da stress: dal rischio genetico ai meccanismi epigenetici

Keynote – Research Track Il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) è un disturbo psichiatrico importante, con una componente genetica stimata che rappresenta il 30% – 40% della varianza che contribuisce al rischio della malattia. Il PTSD si sviluppa in alcune persone dopo l’esposizione ad un evento traumatico. Tuttavia, la maggior parte delle persone esposte anche ad un evento traumatico grave non sviluppano il PTSD. Perché alcuni individui sono vulnerabili, e altri sono resilienti rimane una questione aperta; si ipotizza il coinvolgimento di fattori genetici che svolgano un ruolo importante. Negli ultimi due decenni, la ricerca sui fattori di rischio genetici è progredita in modo significativo, dai geni candidati alle indagini sul genoma intero in grandi gruppi di individui esposti a traumi.
Tuttavia, questi studi hanno contribuito ancora poco alla nostra comprensione delle basi genetiche dell’esposizione ai traumi. La mancanza di coerenza delle associazioni tra fattori specifici di rischio genetico e il PTSD porta all’ipotesi convincente che l’ambiente media gli effetti genetici da fattori o meccanismi che non sono direttamente indagati da studi comuni di associazione genetica.
Esaminerò le teorie biologiche e i relativi meccanismi genetici attualmente proposti per essere associati al PTSD e ai disturbi legati al trauma. Seguirà una descrizione dello stato dell’arte sulle metodologie e la loro applicazione per mappare i loci genetici e identificare i biomarcatori associati al PTSD.
Infine, analizzerò gli ultimi risultati degli studi di associazione a livello di genoma delle varianti genetiche e quelli derivati dai campi emergenti dell’epigenetica e dell’espressione genica.

 

KN ricerca h. 16.00 – 17.00 | Prof. Amit Shrira, Bar-Ilan University (IL) | Cosa significa invecchiare affrontando il trauma 

 

Keynote – Research Track Il significato dell’invecchiamento comprende vari punti di vista che gli individui hanno riguardo alla loro età e al modo in cui stanno invecchiando, nonché gli atteggiamenti generali degli individui verso la vecchiaia e gli adulti anziani. Negli ultimi anni c’è stato un vigoroso interesse per le visioni soggettive dell’invecchiamento (VoA), tanto che la ricerca VoA è ora posizionata all’avanguardia nel campo della gerontologia. Questo sviluppo riflette uno spostamento dai precedenti tentativi di valutare l’invecchiamento principalmente attraverso criteri oggettivi agli attuali sforzi per comprendere gli adulti anziani da un punto di vista fenomenologico. Tuttavia, i VoA non sono meri riflessi dello stato fisico o mentale degli adulti anziani (ad esempio, “sto invecchiando meno bene perché sono malato, debole e solo”); possono avere un impatto sull’invecchiamento effettivo, un po’ come una profezia che si autoavvera (ad esempio, chi vede il proprio invecchiamento in termini negativi diventerà effettivamente malato, fragile e solo). Gli eventi traumatici e le loro conseguenze psicologiche possono modificare le visioni del mondo dei sopravvissuti, compresa la loro VoA. Pertanto, la VoA può essere concettualizzata come un meccanismo di collegamento tra le reazioni post-traumatiche e la salute effettiva. Nel mio intervento illustrerò il ruolo essenziale della VoA nell’affrontare gli eventi stressanti e traumatici in tarda età. Presenterò alcuni esempi dai miei studi che riguardano l’adattamento alle incombenze quotidiane, così come la sopportazione di situazioni di guerra continua e i postumi di eventi traumatici massicci, come l’Olocausto. L’ultima parte del discorso sarà dedicata a potenziali interventi volti a rivedere la VoA tra gli adulti anziani che stanno lottando con le avversità.

 

KN clinica h. 17.00 – 18.00 | Dr. Ana Gòmez, AGATE Institute (US) | Il bambino Dissociato: occuparsi del suo mondo più interiore

Keynote – Clinical Track I bambini che hanno subito traumatizzazioni croniche precoci presentano strutture interne difensive trincerate e intricate. Questa presentazione affronterà le fasi iniziali del trattamento con i bambini che mostrano sintomi di una severa dissociazione e la frammentazione nella loro personalità emergente. Sarà discusso di come comunicare ai bambini circa le parti dissociative e come accedere al Sistema più profondo. Questo seminario offrirà strategie giocose e creative che danno voce e offrono uno spazio sicuro al mondo interiore del bambino dissociativo, in modo che possa essere esplorato. Saranno affrontate strategie che rispettano le difese del bambino, mentre gradualmente accedono alle emozioni conflittuali e alle dinamiche relazionali interne. Questo seminario fornirà percorsi e forme di accesso al mondo interiore del bambino dissociativo.

 

CCD h. 20.00 – 21.30 | Discussione di casi clinici con Julian Ford 

 

Mer 24 Marzo 2021, 10:00 – 21:30
Relatore
Giuseppe
Craparo
Thanos
Karatzias
Evaldas
Kazlauskas
Kathy
Steele
Guia
Guffanti Masetti
Amit
Shrira
Ana M.
Gomez
Julian
Ford
Durata Modulo
9 ore
4
Modulo
25 marzo 2021 | TERZA GIORNATA

KN advocacy h. 11.00 – 12.00 | Dr. Cathy Kezelman, Blue Knot Foundation (AU) | Aumentare la consapevolezza e la comprensione circa l’approccio di salute pubblica al trauma complesso

Keynote – Advocacy Track Questa presentazione rifletterà sulla formazione, lo sviluppo e la crescita di un’organizzazione nazionale australiana che sostiene e costruisce la consapevolezza dei bisogni delle persone con esperienze di trauma complesso. Si rifletterà sulle sfide e gli ostacoli al riconoscimento del problema della salute pubblica nel trattare il trauma complesso – la sua prevalenza, gli impatti, la posta in gioco e la mancanza di finanziamenti necessari nella pratica, programmi e servizi che sostengono la guarigione e il recupero. La presentazione affronterà le considerazioni relative ai sistemi sociali e politici inerenti alla costruzione di un profilo nazionale credibile per il cambiamento, l’influenza e i risultati migliori per le persone e le comunità interessate.

 

IN h. 12.00 – 12.45 | Intervista a Cathy Kezelman 

KN clinica h. 14.00 –  15.00 | Prof. Vittoria Ardino, SISST e Trauma Living Lab, e Dr. Bruno Intreccialagli (IT) | La stabilizzazione intersoggettiva nei traumi dell’attaccamento

 

Keynote – Clinical Track

 

KN clinica h. 15.00 – 16.00 | Prof. Robert Muller, York University (CA) | Sostenere i pazienti con storie traumatiche complesse ad aprirsi

Keynote – Clinical Track Il Dr Robert T. Muller è l’autore del bestseller di psicoterapia Trauma & the Avoidant Client così come del nuovo Trauma & the Struggle to Open Up. Questo intervento è finalizzato a costruire la nostra comprensione della psicoterapia con pazienti traumatologici impegnativi, in particolare su come aiutare tali individui ad aprirsi. Che cosa abbiamo imparato nel corso degli anni su questo processo terapeutico?
Quando le persone vivono traumi interpersonali, c’è una tendenza per molti a rimanere in silenzio sulle loro esperienze. Le ragioni includono la lealtà verso gli altri, o il desiderio di mantenere segreti di famiglia. Per resistere, i sopravvissuti spesso eludono il passato doloroso.
Come mezzo per proteggere gli altri e se stessi dal dolore di esperienze traumatiche, molti si basano su una varietà di strategie di coping per neutralizzare o tagliare i ricordi dolorosi. Ad esempio, razionalizzano gli eventi traumatici, usano l’intellettualizzazione come difesa, dissociano e tengono a bada i sentimenti legati al trauma.
Ma il silenzio sul passato doloroso è emotivamente costoso e, in definitiva, insostenibile. Come aiutiamo le persone a sentirsi abbastanza sicure da iniziare a parlare delle loro storie traumatiche?
In questo intervento, il Dott. Muller esaminerà il processo di aiutare i pazienti che hanno a che fare con il trauma ad aprirsi, per farlo in modo sicuro. Come creiamo le condizioni per un racconto condiviso, onesto e di crescita? Perché il ritmo è così critico? E come usiamo la relazione terapeutica come ingrediente chiave nel processo?
Utilizzando un approccio relazionale, orientato all’attaccamento, integrativo, il Dr. Muller si basa sulla teoria e utilizza esempi di casi e segmenti dalle proprie sessioni di trattamento.

 

KN clinicah. 16.00 – 17.00 | Dr. Christine Courtois, Co-Founder and former Director, Center – Post-traumatic Disorders Program (US) | Cosa gli psicoterapeuti hanno bisogno di sapere sul Trauma Complesso e perché

Keynote – Clinical Track La ricerca ha stabilito che l’esposizione al trauma è un’esperienza umana relativamente comune, che può verificarsi in qualsiasi momento della vita. Diverse categorie di trauma sono stati identificate, e quella del trauma complesso è la più comune. È interpersonale e può iniziare già dall’infanzia e dalla prima infanzia, se l’attaccamento ai genitori o ad altri caregiver primari è incoerente e inaffidabile e comporta abusi, negligenza e perdita. Lo sviluppo psicofisiologico del bambino può essere seriamente influenzato in modi che spesso portano a vittimizzazione secondaria in diversi ambiti della vita da parte di coloro con cui sono in stretta relazione, come un genitore o qualcuno con cui c’è una relazione di fiducia (cioè, insegnante, allenatore, terapeuta). Il rapporto fornisce un’accessibilità continua alla vittima e un alibi per il contatto, spesso portando a ripetuti episodi di sfruttamento e abuso che progrediscono e diventano cronici, se non interrotti.
Un certo numero  studi prospettici di bambini maltrattati e trascurati e lo studio delle esperienze infantili averse (ACES) ha documentato sistematicamente come una tale storia, se non elaborata, possa avere una cascata di effetti complessi  medici, interpersonali e sulla salute mentale. Molti individui cercano la psicoterapia quando i loro sintomi peggiorano, ma non riescono collegare la loro storia e sintomi. Questo rende essenziale che gli psicoterapeuti si formino sul trauma complesso e sulla sua connessione con una vasta gamma di effetti collaterali e sintomi.
Non farlo può portare a fraintendere il cliente, i loro sintomi, i modi di relazionarsi, e si rischia di stigmatizzare il maltrattamento piuttosto che dare una risposta adeguata e di supporto. Sfortunatamente, la maggior parte della formazione clinica ancora non include un focus sul trauma né sulle sue possibili conseguenze, lasciando i terapisti disinformati circa l’identificazione e il trattamento delle risposte e dei disturbi post-traumatici. I trattamenti basati sul prove scientifiche sono ora disponibili per i sintomi del PTSD, ma non è chiaro come questi siano applicabili al PTSD complesso e la dissociazione, i cui sintomi superano quelli del PTSD classico. Discuteremo un meta-modello sequenziale di trattamento per il PTSD complesso per assistere i terapisti nel loro processo decisionale clinico con quella che spesso è una popolazione che necessita di un trattamento impegnativo. Avere un tale modello come guida può aiutare notevolmente sia il terapeuta sia il cliente nel processo di recupero.

 

KN ricerca h. 17.00 – 18.00 | Prof. Soraya Seedat, Stellenbosch University (SA) | Traumi cumulativi in contesti a basse risorse e ad alto rischio. Arricchire la nostra comprensione dei meccanismi patogeni

Keynote – Research Track Il disturbo post-traumatico da stress (PTSD) è un disturbo eterogeneo che colpisce più sistemi biologici e, in contesti ad alta avversità, spesso culmina all’esposizione a traumi cumulativi e in corso. La diversità genetica e culturale in relazione al rischio di PTSD è stata esaminata solo di recente nelle popolazioni africane che sono sproporzionatamente esposte a traumi e possono essere a maggior rischio per il disturbo. La prevalenza complessiva aggregata di probabile PTSD nell’Africa subsahariana è di circa il 22%, anche se vi è una marcata eterogeneità nella prevalenza nel continente. Questa presentazione metterà in evidenza i risultati del nostro gruppo su studi recenti in diversi campioni che vivono in ambienti ad alto rischio, con esposizione cumulativa al trauma, compresa l’esposizione a trauma da stupro, che porta al rischio molto elevato di sviluppare disturbo da stress post-traumatico, e verrà affrontata l’intersezione tra avversità precoce e violenza interpersonale ad adulti con malattie fisiche (ad es. HIV, sindrome metabolica). L’integrazione delle valutazioni fenotipiche, la risonanza magnetica strutturale e funzionale, i test neuropsicologici, la valutazione dei parametri endocrini e immunitari, le analisi epigenetiche e genetiche possono migliorare la nostra comprensione dell’interazione tra vulnerabilità e fattori di rischio, individuando molecole e pattern e che sono alla base del rischio e della resilienza del PTSD, e possono indicare strategie per affrontare il trauma, il PTSD e gli altri problemi di salute mentale, e i trattamenti medici.

 

KN clinicah. 18.00 – 19.00 | Prof. Stephen Porges, Indiana University (US) | L’emergere della Terapia Polivagale informata: sfruttare una neurocezione di sicurezza nel trattamento clinico

 

Keynote – Clinical Track La Teoria Polivagale è un importante progresso scientifico nelle neuroscienze con applicazioni cliniche ad una nuova medicina cervello-corpo che fornisce intuizioni nel trattamento di problemi di salute mentale e fisica legati ai traumi.  La teoria descrive come, attraverso l’evoluzione, sia emersa una connessione nel cervello tra i nervi che controllano il cuore e il viso. Questa connessione viso-cuore ha fornito le strutture per il “sistema di impegno sociale” che collega le nostre sensazioni corporee con l’espressione facciale, l’intonazione vocale e il gesto. La Teoria Polivagale fornisce una comprensione più informata delle reazioni automatiche del nostro corpo alla sicurezza, al pericolo e alla minaccia di vita. La teoria trasforma la narrazione del trauma umano da un “documentario” (enfatizzando eventi ed oggetti) ad una ricerca pragmatica di sicurezza, con un’implicita spinta corporea a sopravvivere (enfatizzando i sentimenti). Questi intervento esplorerà il ruolo dello stato fisiologico nel facilitare la connessione e l’intimità o la difesa come attacco/fuga, ipervigilanza, dissociazione, collasso, spegnimento e persino sincope.

 

RT h. 20.00 – 21.30 | Tavola Rotonda | Trauma Informed Care, con Vittoria Ardino, Delphine Collin-Vèzina, Noreen Tehrani, Monica Agnesone

 

Gio 25 Marzo 2021, 10:00 – 21:30
Relatore
Cathy
Kezelman
Vittoria
Ardino
Bruno
Intreccialagli
Robert
Muller
Christine
Courtois
Soraya
Seedat
Stephen
Porges
Delphine
Collin-Vezina
Noreen
Tehrani
Monica
Agnesone
Durata Modulo
8,5 ore
5
Modulo
26 marzo 2021 | QUARTA GIORNATA

 KN ricercah. 10.00 – 11.00 | Prof. Jon Bisson, Cardiff University (UK) | Evidenza scientifica sui trattamenti per i traumi complessi 

Keynote – Research Track Questo intervento presenterà una panoramica basata sugli attuali studi evidence-based per il trattamento del PTSD complesso, e fornirà raccomandazioni sul suo trattamento nell’ambito delle attuali linee guida e un approccio evidence-informed alla sua gestione.

 

KN clinica h. 11.00 – 12.00 | Dr. Annette Greenwood, St Andrews Healthcare – Dr. Deborah Morris, St Andrew’s Healthcare – Dr. Elanor Lucy Webb, St Andrew’s Healthcare (UK) | Cura informata sul trauma per i professionisti sanitari: caratteristiche, fattori di rischio a approcci di intervento per il trauma secondario

Keynote – Clinical Track Premesse. La Trauma Informed Care si è evoluta per fornire un quadro completo per gli utenti del servizio che presentano esigenze correlate al trauma. Al contrario, i servizi di salute mentale hanno prestato meno attenzione al benessere degli operatori sanitari che sostengono questa popolazione complessa ed eterogenea. Di conseguenza, l’impatto sugli operatori sanitari, della collaborazione con utenti con esigenze traumatiche complesse è scarsamente compreso.
Obiettivi. Questo articolo descrive inizialmente la necessità di porre il benessere del personale al centro dei modelli di traumatologia informati, prima di presentare un modello per un servizio di supporto per i professionisti sanitari che si occupano di trauma. Un’indagine in due fasi su (1) le esigenze relative al trauma e al benessere del personale clinico e (2) una valutazione del servizio di supporto traumatologico del personale.
Metodo. Sono riportati tre anni di rinvii al servizio di risposta ai traumi del personale (TRS) e alle indagini sul benessere del personale.
Risultati: Il rinvio al TRS sono aumentati ogni anno, con un totale di 396 invii clinici tra il 2018 e il 2020. Il trauma psicologico è stato il più bisogno maggiore per il personale, anche se i livelli di gravità di ansia e depressione erano elevati. Mentre meno personale ha avuto accesso al servizio per traumi legati alla famiglia che per eventi basati sul lavoro (13,9% vs. 86,1%), la gravità della loro ansia, depressione e esigenze legate al trauma erano maggiori. La gravità dei bisogni di ansia e depressione era anche significativamente maggiore in coloro che non avevano un supporto sociale esterno, anche se i più alti rating in tutte le esigenze erano evidenti in coloro che non sfruttavano la loro rete di supporto esterno. Dopo il rinvio al TRS, la maggior parte del personale ha richiesto una sola visita (M=1,53) e sono stati in grado di rimanere al lavoro (64,2%), di cui pochi hanno richiesto un ulteriore supporto specializzato (4,5%). Di coloro che si sono impegnati nuovamente con il servizio, questo è stato di solito per una diversa esperienza traumatica. Vengono presentati anche dati relativi all’ideazione del suicidio, disturbi del sonno, alimentazione e cambiamenti dei comportamenti di socializzazione.
Conclusioni. Gli operatori sanitari che lavorano in servizi di salute mentale hanno accesso e rispondono positivamente all’offerta di sostegno in seguito all’esposizione a eventi che possono innescare la risposta ai traumi. I risultati dimostrano anche che le esigenze di benessere del personale dovrebbero essere valutate alla stessa stregua del benessere degli utenti del servizio per garantire che i sistemi di salute mentale e il personale sanitario rimangano sani.

 

KN clinica h. 12.00 – 13.00 | Noreen Tehrani, Noreen Tehrani Associates (UK) | Un programma di valutazione e trattamento per il C-PTSD nelle forze di polizia del Regno Unito

Keynote – Advocacy Track  Le forze di polizia sono spesso esposte a situazioni di stress e di pericolo che aumentano il rischio di disturbi post-traumatici da stress (PTSD) e di PTSD complessi (C-PTSD).  La legislazione in materia di salute e sicurezza prevede l’obbligo di effettuare una sorveglianza sanitaria per ridurre o mitigare l’impatto dei rischi e dei pericoli psicologici e per fornire interventi e supporto ai dipendenti colpiti da traumi.
Questa presentazione prende in esame due studi intrapresi nel 2020.
Il primo studio ha esaminato un programma di sorveglianza psicologica adottato dalla polizia del Regno Unito per identificare una serie di condizioni psicologiche tra cui ansia, depressione, PTSD, PTSD complesso e affaticamento.  Una serie di pericoli traumatici riconosciuti sono anche misure che includono Esperienze Infantili Avverse, Stile di vita, Personalità e Senso di Coerenza.  Uno studio condotto su 2494 agenti di polizia ha rilevato una prevalenza del 5% di PTSD e del 2% di c-PTSD.  I risultati hanno mostrato che una maggiore permanenza nel ruolo, un maggiore stress legato al lavoro e un minore supporto manageriale sono stati più fortemente correlati al c-PTSD rispetto al PTSD e un trauma personale più elevato ha aumentato il rischio di c-PTSD e PTSD in egual misura.
Il secondo studio ha esaminato l’efficacia di un programma di terapia del trauma adottato da quattro forze di polizia per curare gli agenti identificati dal programma di screening.  Gli agenti di polizia e il personale erano 162, di cui 90 rispondevano ai criteri per il c-PTSD e 72 per il PTSD.  I brevi programmi di terapia traumatologica hanno utilizzato il TF-CBT e/o l’EMDR e hanno richiesto 9-12 ore di terapia.  Sia il TF-CBT che l’EMDR sono risultati efficaci nel ridurre i sintomi del PTSD e del c-PTSD.  I funzionari con c-PTSD che erano stati esposti a traumi primari e secondari hanno avuto esiti terapeutici più scadenti.
Infine, la presentazione prende i risultati dell’esperienza di polizia del Regno Unito e li confronta con altri approcci adottati in ambienti militari e di polizia.

 

KN ricerca h. 15.00 – 16.00 | Prof. Julian Ford, University of Connecticut (US) | Evoluzione e validazione del Disturbo da Trauma dello Sviluppo

Keynote – Research Track Il disturbo da trauma dello sviluppo (DTD) è descritto come una sindrome clinica che si estende oltre il PTSD e spiega le reazioni dei bambini all’esposizione a vittimizzazione traumatica nel contesto di gravi interruzioni nelle relazioni di attaccamento primario. Saranno descritti i risultati di un’indagine internazionale su clinici, i cui risultati sono stati replicati in uno studio di prova sul campo, e che son stati condotti con un focus sulla rilevanza per i clinici e i ricercatori praticanti. Sulla base di questi dati, la DTD è stata definita operativamente come coinvolgente tre domini: quattro sintomi di disfunzione emotiva psicologica o somatica, cinque sintomi di disfunzione cognitivo-comportamentale correlata alla minaccia e sei sintomi di disregolazione del sé relazionale.
I sintomi di disfunzione emotiva della DTD includono i sintomi del CPTSD degli adulti di stress intenso e rabbia, ma si estendono al di là di essi, fino a includere i risultati chiave della ricerca di traumatologia dello sviluppo: (1) difficoltà nel recupero stress intenso, (2) espressioni somatiche di stress, (3) mancanza di consapevolezza delle emozioni o degli stati corporei, (4) incapacità di esprimere emozioni o stati del corpo. Il dominio cognitivo-comportamentale della DTD ha sintomi che sono basati su traumatologia dello sviluppo ma non presenti nel CPTSD adulto, tra cui: (1) inconsapevolezza della minaccia; (2) comportamento sconsiderato o auto-indulgente; (3) autolesionismo; (4) autoconsolazione; e (5) deficit nel comportamento finalizzato all’obiettivo. Il dominio della regolazione del sé nelle relazioni nel DTD combina i domini del CPTSD adulto della percezione alterata di sé e della compromissione relazionale basata sull’influenza formativa delle relazioni sullo sviluppo dell’identità dei bambini. I sintomi della percezione del sé relazionale nel DTD si estendono anche oltre i sintomi del CPTSD adulto, concentrandosi sulla percezione di sé come danneggiati piuttosto che su attribuzioni interpersonali più complesse di colpa o inutilità, e includendo la disorganizzazione degli attaccamenti, l’aggressività difensiva, l’invischiamento relazionale, e deficit nei confini empatici e relazionali, così come i sintomi del CPTSD del distacco nelle relazioni.

 

KN clinica h. 16.00 – 17.00 | Prof. Joseph Spinazzola, Fundation Trust and Richmond State University (US) | Come curare il trauma dello sviluppo nei bambini e negli adolescenti

Keynote – Clinical Track Questa plenaria esaminerà le considerazioni di trattamento per i giovani che soddisfano i criteri diagnostici o presentano sintomi importanti del disturbo da trauma dello sviluppo (DTD), una diagnosi proposta per catturare aspetti prominenti della complessità di adattamento al trauma per bambini e adolescenti con storie di vittimizzazione interpersonale cronica o grave e disturbo dell’attaccamento. I 15 sintomi postulati della DTD saranno contestualizzati in relazione alla letteratura clinica fondamentale sulle componenti principali dell’intervento sul trauma complesso infantile. Saranno identificati gli obiettivi clinici primari nel trattamento della DTD, con esempi illustrativi per adattare il trattamento in base alla fase di sviluppo del paziente. Saranno evidenziati specifici modelli di intervento evidence-based che sono stati specificatamente progettati o adattati per il trattamento della DTD.

 

 KN clinicah. 17.00 – 18.00 | Cathy Malchiodi, PhD, LPCC, REAT (US) | Bambini e adolescenti con traumi complessi: recuperare  un senso sicuro del Sè attraverso le arti espressive

Keynote – Clinical Track La neurobiologia ci ha dimostrato che dobbiamo “rinsavire” quando si tratta di ripristinare il corpo e la mente dopo un trauma. Ciò è particolarmente vero per bambini e adolescenti con traumi complessi, cronici o dello sviluppo, esperienze che portano a iperattivazione, dissociazione e congelamento emotivo. Questi tipi di sfide hanno un impatto sulle funzioni cognitive necessarie per l’espressione verbale e sulla capacità di autoregolazione e co-regolazione in modo riparativo. Questa presentazione spiega perché la terapia delle arti espressive – un approccio orientato all’azione e basato sui sensi – è un approccio essenziale per lavorare con risposte traumatiche complesse. In particolare, viene sottolineato come “ampliare in sicurezza la finestra delle capacità” attraverso semplici metodi basati sull’arte e sul gioco.
Gli psicoterapeuti impareranno perché concentrarsi sui sensi attraverso questi metodi non è solo la chiave per la riparazione del trauma, ma anche per sostenere la resilienza necessaria al ritrovamento del senso del sé. Il ruolo degli approcci espressivi viene spiegato attraverso un modello “dal basso verso l’alto” a livello cerebrale e quattro funzioni principali dei metodi espressivi che gli psicoterapeuti possono applicare nella loro pratica clinica con i bambini.

 

KN clinica h. 20.00 – 21.00 | Dr. Bessel Van Der Kolk (US) | Riflessioni sul Trauma nello sviluppo

 

Keynote – Clinical Track

 

 RTh. 21.00 – 22.30 | Tavola Rotonda | Developmental Trauma Disorder: quale futuro?
Discussant Vittoria Ardino
Panelists: Joseph Spinazzola, Kathy Steele, Julian Ford, Christine Courtois, Bessel Van Der Kolk

 

Ven 26 Marzo 2021, 10:00 – 22:30
Relatore
Jon
Bisson
Annette
Greenwood
Noreen
Tehrani
Deborah
Morris
Elanor L
Webb
Julian
Ford
Joseph
Spinazzola
Cathy
Malchiodi
Bessel
Van der Kolk
Vittoria
Ardino
Kathy
Steele
Christine
Courtois
Durata Modulo
8,5 ore
6
Modulo
27 marzo 2021 | QUINTA GIORNATA

KN clinica and service h. 11.00 – 12.30 | Dr. Deborah Lee, University College London (UK) | Sviluppare la resilienza compassionevole in coloro che hanno subito un trauma per mano di altri: usare la terapia Focalizzata sulla Compassione per lavorare sulle emozioni delle vite traumatizzate

Keynote – Clinical and Service Track Coloro che sono stati ripetutamente traumatizzati per mano di altri hanno molte sfide da affrontare mentre scoprono una vita senza traumi e imparano a vivere in una mente che può rifiorire.  Oltre ai sintomi caratteristici del PTSD, le persone lottano con profondo disgusto di sé, mancanza di fiducia, difficoltà interpersonali, regolazione degli affetti e stati alterati di coscienza.   Questa presentazione di sintomi viene spesso indicata come PTSD Complesso, e questa nuova diagnosi sta per essere inclusa nell’ICD-11.
Trattamenti efficaci del trauma interpersonale suggeriscono approcci basati su fasi (Cloitre, 2010) e il recente accordo degli esperti ha suggerito che anche questo è un trattamento adatto al PTSD Complesso (linee guida UKPTS 2015). Tuttavia, altri ricercatori suggeriscono che lavorare direttamente con i ricordi del trauma non dovrebbe essere rimandato e i terapeuti dovrebbero fare di questo il fulcro del trattamento.  Questo dibattito deve ancora essere risolto dalle prove e le caratterostoche precise delle fasi sono ancora dibattute.
Questa conferenza esplorerà i recenti sviluppi nel trattamento del PTSD complesso utilizzando la resilienza compassionevole come un modo per sviluppare una narrazione compassionevole sul trauma e lavorare direttamente con i flashback, al fine di creare una narrazione integrata del trauma.  Verranno presentati recenti risultati preliminari che esplorano l’efficacia della resilienza compassionevole basata sui principi della terapia focalizzata sulla compassione (Gilbert, 2005,2009) come parte di un trattamento a fasi per il PTSD complesso.

 

KN clinica and service h. 12.30 – 13.30 | Dr. Federico Boaron e Dr. Maria Grazia Fontanesi, REMS Bologna (IT) | Il PTSD complesso nei pazienti psichiatrico-forensi: l’esperienza della REMS di Bologna (Italy)

Keynote – Clinical and Service Track Numerose evidenze scientifiche sottolineano la correlazione fra esperienze traumatiche precoci ed agiti violenti in età adulta. Fra i pazienti psichiatrico-giudiziari sinora ospitati nella REMS di Bologna abbiamo rilevato un’allarmante prevalenza di maltrattamenti, abusi, neglect ed altri eventi traumatici. Nel campione esaminato la convergenza di diverse tipologie di traumi nel medesimo paziente pare correlarsi alla gravità del quadro psicopatologico (intesa come soprattutto scarsa risposta ai trattamenti farmacologici e psicoterapeutici), all’abuso di sostanze ma non alla gravità del reato. Ipotizziamo che le esperienze infantili avverse partecipino (assieme ad altri fattori di rischio di tipo genetico, ambientale, ecc…) nel determinare tali quadri. In particolare tali eventi possono determinare pattern patologici di attaccamento e sindromi post-traumatiche, che peggiorano l’espressione clinica, la prognosi psichiatrica e l’outcome sociale favorendo così l’emergere di comportamenti violenti. Sulla base dell’esperienza maturata con un progetto di formazione sul trattamento residenziale secondo i principi della Schema-Therapy partendo dalla teoria dell’Attaccamento, cui ha partecipato tutto lo staff della REMS, ci interroghiamo se una presa in carico e terapie incentrate anche sulle esperienze traumatiche sofferte da questi pazienti possano migliorare la prognosi e portare a trattamenti più efficaci.

 

KN clinica and service h. 14.30 – 15.30 | Prof. Vittoria Ardino, SISST  e Trauma Living Lab (IT) | Organizzazioni traumatizzate e violenza di genere

 

Keynote – Clinical and Service Track

 

KN clinica h. 15.30 – 16.30 | Dr. Maria Paola Boldrini, AreaTrauma e AISTED (IT) | Aspetti tecnici dell’intervento con la coppia nel lavoro in psicoterapia con pazienti traumatici dissociativi

Keynote – Clinical Track In questo momento storico, ricco di sviluppi clinici e ricerca sul trattamento dei pazienti traumatizzati complessi e dissociativi, è importantissimo includere nell’approccio al caso clinico una pianificazione del trattamento che preveda un intervento sulla coppia e/o sulla famiglia convivente con il paziente. Diversi autori di riferimento in questo campo, in particolare Janina Fisher, ritengono opportuno non tralasciare partner e persone collegate al paziente, poiché potrebbero essere una risorsa nel trattamento o se rappresentano un ostacolo, questo nodo va sciolto. Nella mia esperienza clinica con pazienti individuali e nel lavoro con le coppie ho avuto modo di riscontrare l’utilità dell’intervento clinico che possa includere nel setting temporaneamente una persona legata al paziente, oppure che possa portare a integrare l’intervento col paziente singolo con uno specifico per la coppia e/o la famiglia. Il mio intervento ha lo scopo di illustrare come pianificare correttamente questo intervento, alla luce del confronto che sta emergendo su questo argomento al livello nazionale e internazionale.

 

CCD h. 18.00 – 19.30 | Discussione di casi clinici con Joseph Spinazzola

 

Sab 27 Marzo 2021, 11:00 – 19:30
Relatore
Deborah
Lee
Federico
Boaron
Maria Grazia
Fontanesi
Vittoria
Ardino
Maria Paola
Boldrini
Joseph
Spinazzola
Durata Modulo
6 ore
7
Modulo
28 marzo 2021 | SESTA GIORNATA

Workshop h. 11.00 – 13.00 | Dr. Laura Vasini, ASL5 Città di Torino (IT) | Biofeedback e Neurofeedback nel trattamento del trauma: quale integrazione nel percorso psicoterapeutico

In questo seminario vengono presentati  Biofeedback e Neurofeedback come possibili strumenti terapeutici del lavoro clinico con pazienti traumatizzati.
Il Biofeedback è una procedura non invasiva di autoregolazione attraverso la quale una persona impara a controllare le proprie risposte fisiologiche. In anni recenti la Teoria Polivagale ha contribuito a costruire il collegamento tra ricerca e clinica valorizzando le scoperte nell’ambito delle neuroscienze dello sviluppo emotivo, della psicobiologia dell’attaccamento e dei correlati biologici del trauma complesso.
All’interno di questo panorama il training di Biofeedback può contribuire in maniera significativa al recupero della capacità  di regolazione psicofisiologica ampliando la finestra di tolleranza  del paziente traumatizzato migliorando i pattern autonomici.
Il Neurofeedback è un EEG-biofeedback  attraverso cui la persona impara  a produrre onde cerebrali  in specifiche ampiezze e in specifici siti cerebrali
Le recenti ricerche nell’ambito delle neuroscienze applicate testimoniano l’effetto del trauma   sulle connessioni, interazioni e strutture cerebrali . L’importante ruolo del cervello rettiliano nei processi subcoscienti, compreso il funzionamento riflessivo innato (risposte difensive attive e passive) e la regolazione autonomica è ampiamente dimostrato ed ha una funzione centrale nel   recupero dopo un’esperienza traumatica.
Le implicazioni cliniche delle connessioni del cervello rettiliano con le strutture cerebrali sia limbiche che corticali unite agli studi recenti sulla neuroplasticità hanno portato a considerare il Neurofeedback un possibile e importante strumento nel trattamento dei traumi .
Il training delle onde cerebrali, se inserito all’interno del percorso psicoterapeutico e unito al training di biofeedback, può infatti promuovere il ripristino dei network cerebrali alterati, con una ricaduta importante sulla sintomatologia del paziente traumatizzato.

 

poster h. 13.00 – 14.00 | Premiazione dei tre migliori poster 

Chiusura dei lavori

Dom 28 Marzo 2021, 11:00 – 14:00
Relatore
Laura
Vasini
Vittoria
Ardino
Durata Modulo
3 ore
ISCRIZIONI

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Dal 16 Novembre 2020 al 14 Febbraio 2021
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Dal 15 Febbraio 2021 al 28 Febbraio 2021
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Dal 01 Marzo 2021 al 14 Marzo 2021
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Full Ticket
Dal 15 Marzo 2021 al 28 Marzo 2021
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Materiale didattico:

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